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mercoledì 15 dicembre 2010

Una Lacrima


Cari Fedeli Lettori,
 vi dedico la poesia pubblicata nell'atologia poetica della Casa Editrice Aletti "Il Federiciano 2010" (Libro Giallo), e premiata con una pergamena di partecipazione di "Poeta Federiciano" l'11 Dicembre scorso. A breve metterò online anche la lettura della detta poesia concessa da me medesima durante la premiazione.

Una lacrima

Splende in quel momento
Brilla nel buio
Invisibile
Una lacrima.

Il suo sapore colpisce
Non solo il cuore.
Sale sulle labbra,
Sapore antico

Di cose mai toccate,
Sfiorate col pensiero.

Codarda la mano,
E fedele,
Che non colse quel fiore
Per reciderne la vita.

Una statua mai vista,
Un dipinto,
Che attende sotto un velo
Di non rivelarsi.

Sfortunato il maestro
Che vi rinunciò,
Accettando in silenzio
Il giudizio del Tempo.

Nessun amore
Per quell’opera triste.
Nessuna luce per un pensiero,

Creatura nata e vissuta
Solo per gli occhi
Innamorati di un uomo.

mercoledì 1 dicembre 2010

Rivolte studentesche

Sono sempre stata una ragazza asociale e menefreghista, non ho mai pensato alla politica o al futuro dell'Italia. Forse è stato un errore, ma purtroppo credo che comunque non avrei avuto la pazienza di fare qualcosa, sempre ammesso he la mia voce venisse ascoltata.
Però una testimonianza sulla scuola posso darla. Sono stata per 13 anni la prima della classe, al massimo seconda. Qusto dovrebbe far supporre che io fossi una classica secchiona. Beh, mi spiace deludervi, ma non è mai stato così. Non ho mai studiato, raramente facevo i compiti e spesso mi dedicavo ad attività creative in classe (come scrivere racconti e poesie o disegnare vignette stupide).
Avevo solo scoperto una cosa: quello che si aspettavano gli insegnanti dai miei compagni era molto, molto meno della totalità del programma. Quindi mi bastava dare uno sguardo ai libri, stare a sentire ogni tanto i professori, ed ecco che d'improvviso mi ero elevata al di sopra dello standard scadente della mia classe. L'ho sempre detto che non ero una secchiona, e la gente non si spiegava i miei voti. Rispetto a gente che a malapena sapeva tradurre 'Rosa' dal latino, una che recitava pezzi di Shakespeare e lo confrontava con Leopardi in un tema in lingua inglese sembrava un genio.
Ora: dopo questa esperienza mi chiedo come mai tanta parte delle sopracitate persone partecipasse alle varie proteste studentesche, visto che CHIARAMENTE non avevano voglia di vedere i libri nemmeno da lontano. Indovinate un pò?
Ve li dico io i problemi della scuola?

-La maggior parte degli INSEGNANTI non hanno interesse nel lavoro che fanno e non INSEGNANO;
-La maggior parte degli STUDENTI non hanno interesse nell'apprendimento e non STUDIANO;
-La maggior parte dei GENITORI difendono i figli a qualunque costo, anche se sono palesemente in torto;
-La maggior parte dei corsi di LAUREA sono inutili.

Fondamentalmente le cose sono queste.
Poi l'Italia ha problemi GRAVI riguardanti PROGRAMMI SCADENTI e RIPETITIVI, un tipo di insegnamento inefficiente e per nulla stimolante, un rapporto con i genitori controproducente. Quanti genitori dovrebbero star zitti quando gli si dice "Tuo figlio non studia, sputa in classe e picchia gli altri ragazzini, per questo NON HA il diritto di stare in classe con gli altri, di superare l'anno e conseguire il diploma. E adesso denunciami pure, ma tuo figlio rimane una capra."

Allora, idioti adulti (si, mi riferisco a molti professori), invece di protestare che non vi pagano cercate di LAVORARE.
E voi, cuccioli di idioti (si, mi riferisco a voi, finti studenti), finitela di fare casino in classe e, una volta tanto, STUDIATE.
Perchè se non vi va di studiare o insegnare, come diceva la mia professoressa migliore, andate a zappare la terra, che l'Italia ne ha tanto bisogno.

P.S.: mi fanno notare che è un problema di politica. Vero. Ma l'ho già detto che l'Italia ha grossi problemi. E se vi va davvero di studiare, fatelo. Studiate, andate a fare i politici e gli insegnanti e salvate il mondo, che è quello che serve.