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martedì 13 novembre 2012

Manuale dell'Avventuriero Prudente - Vol. I

Manuale dell’Avventuriero Prudente
Vol. 1

Tiky da Lupio

Premessa

Ho finalmente deciso di cominciare questo grande lavoro dopo aver sperimentato quanti e quali errori – e sono certa che ne esistano infiniti altri – si possano fare nell’ambito di missioni e situazioni pericolose più o meno comuni.

La prima parte tratterà di ciò che ritengo sia più necessario ad ogni Avventuriero Atiliano che non voglia trovarsi in brutte situazioni: la preparazione e i rischi.
Beninteso, non intendo dire che se seguiranno i consigli proposti saranno al sicuro, poiché com’è stato dimostrato, nemmeno le camere private del nostro defunto Sire Bolivar degli Arinol erano completamente sicure. Da questo punto di vista i pericoli che il nostro Eldoros ci riserva sono infiniti, come infinite sono le idee delle creature senzienti per nuocere al prossimo.
La seconda parte sarà un elenco di norme di comune prudenza nel trattare con i pericoli più comuni in Atilia, un elenco stilato grazie all'esperienza di avventurieri provenienti da almeno due mondi diversi.

E’ mia premura ricordare anche che questi scritti nascono dalla mia esperienza personale, diretta o indiretta. Qualsiasi affermazione, per quanto assurda, può trovare riscontro ufficiale nei Resoconti da me redatti per il Regio Collegio dei Bardi.

Se i consigli stilati in questo Trattato vi sembrano sciocchi o scontati probabilmente non avete affrontato abbastanza missioni nella vostra vita. In un caso più roseo fate parte di qualche squadra d'Elite, e se è questo il vostro caso cominciate a chiedervi perché siete così pochi a farne parte. Forse un manuale come questo avrebbe risparmiato la vita a un sacco di vostri predecessori o aspiranti tali.

Nota: le azioni stupide e suicide non sono incoraggiate da questo scritto. Tutti coloro che useranno questo testo come giustificazione per la morte di un loro compagno riflettano attentamente sul caso. Sto dicendo che non è il caso di portare con se persone inette, avventate, imprudenti ed eccessivamente curiose, e che nessun tipo di precauzione serve a prevenire la stupidità (per quanto speriamo che i nostri colleghi Alchimisti un giorno riescano a trovare una cura).

Parte I – Come cominciare ad affrontare i problemi

Lo scopo

Voler essere un Eroe Atiliano è cosa alquanto impegnativa e pericolosa, in linea generale. Non dico che per aspirare ad un simile riconoscimento si debba essere per forza alti, forti e coraggiosi, ma quantomeno bisogna essere preparati.
Che voi sappiate usare una spada o il più potente degli incantesimi, che conosciate l’uso delle erbe piuttosto che quello dei composti alchemici meno stabili, la prudenza è la parola chiave dell’avventura, sebbene nell’immaginario comune una cosa sia l’opposto dell’altra.
Un avventuriero che dimentichi la prudenza, potete chiedere in giro, o è molto, ma molto fortunato, oppure è decisamente morto.

In una missione standard, che sia indetta dal Regno, sia una faccenda privata del vostro principato di vassallaggio, una faccenda del Collegio a cui appartenete o una vostra iniziativa del tutto personale, bisogna innanzitutto comprendere le motivazioni e lo scopo.
Le motivazioni possono essere dalle più nobili (salvare la “Donzella in Pericolo” delle poesie dei nostri Bardi più illustri) a quelle meno ortodosse (“recuperare” un manufatto Regio da un Tempio di Algos oltre il Fiume).
Gli scopi della vostra missione, si spera, dovrebbero essere volti a salvaguardare il Regno, il Principato, il Collegio o la salute personale di qualcuno. Un eroe Atiliano, infatti, si distingue non solo per la sua capacità di completare missioni per il Regno stesso, aiutando i corpi militari come può, ma anche per la sua nobiltà d’intenti, che solitamente si riscontra nel cercare di risolvere i problemi del Regno evitando, dove possibile, spargimenti di sangue e stragi di innocenti.

La prima domanda da porsi, prima di partire per una qualsiasi missione, è: cosa mi troverò davanti? Una cripta irta di trappole? Un santuario probabilmente corrotto e zeppo di congegni esplosivi Magici o Sacri? Un bosco abitato da Scoiattoli Mannari Giganti?
Qualunque sia la risposta, è sempre bene averne una, se non altro per sapere dove e come far cercare i propri resti nel caso si volesse essere sepolti nella terra natia.

Il mandante e le istruzioni

Normalmente se una missione non rientra nel caso 'iniziativa personale', ci sarà per forza di cose un mandante. La persona interessata dovrebbe fornire le informazioni e i mezzi necessari allo svolgimento della missione stessa. Se sono necessari mezzi particolari è meglio chiederne la disponibilità dall'inizio. Se si partisse per un assedio senza avere già predisposti dei macchinari (quali trabucchi, catapulte e arieti, ad esempio), trovarsi davanti alla città da assediare con due misere scalinate sarebbe ridicolo. Questo è un caso limite, ovviamente, ma rende l'idea della fine che fa un avventuriero che non abbia preparato adeguatamente la missione.
Chiariamoci. Quando sarete dei veri avventurieri magari vi basterà la vostra arguzia a sfuggire a qualsiasi tipo di pericolo, ma vi consigliamo comunque di non sentirvi mai troppo sicuri di quanto siate preparati. Una precauzione in più non è mai sprecata, credetemi sulla parola.

Quando si ha un superiore responsabile della missione è sempre buona norma chiedere tutti i dettagli, per quanto questo sia possibile (magari la pianta del forte che andrete ad espugnare non sarà sempre un dato reperibile). E’ sempre meglio, ad esempio, sapere in anticipo se ci saranno solo i cuccioli dei suddetti Scoiattoli Mannari Giganti oppure anche la loro mamma, insieme all’alchimista pazzo che ne ha permesso l’esistenza (n.d.A.: si tratta di una figura retorica: che mi risulti gli Scoiattoli Mannari Giganti sono creature del tutto naturali).

Nell'organizzare una missione è piuttosto fondamentale che quasi tutti siano a conoscenza dei punti cruciali. Ad esempio, se le istruzioni dicevano 'prendere la pietra blu e NON la rossa' è sempre meglio che, nel caso in cui l'unico a saperlo sia temporaneamente in coma (per non parlare del peggio), ci sia anche almeno un'altra persona che sappia quale pietra prendere. Normalmente è brutto scoprire con la propria mano che la pietra sbagliata incenerisce chi la tocca.
Lo stesso vale per le istruzioni su dove non andare, chi tenere in vita a qualsiasi costo, chi altri uccidere a vista e così via. Ricordiamo che avere con se compagni avventati o dall'intelligenza non del tutto umana è sempre un rischio in più. Se volete prendervene la responsabilità, abbiate almeno la cura di assicurarvi che non siano in grado di nuocere alla missione.

Nota: a meno che specificamente richiesto dalla missione, invocare demoni, toccare statue monche, gettarsi nel vuoto e iniziative di questo genere vanno generalmente evitate. Se non si possono evitare, sempre meglio palarne con i propri compagni PRIMA che la situazione degeneri e diventi pericolosa per se stessi e per gli altri (incluso Eldoros, ad un certo livello). Anche in questo caso: se nella missione era prevista sin dall'inizio l'attivazione di congegni corrotti e potenzialmente dannosi, forse bisogna rivederne lo scopo originale o cominciare a porsi qualche domanda sul mandante.

Prepararsi al peggio

Il secondo passo è valutare le forze. E’ sempre bene portare in missione i mezzi, gli oggetti e le persone adatti al tipo di problemi che si debbono affrontare. Di solito è bene includere nella lista, comunque vadano le cose, un cerusico che possa fare bene e velocemente il suo lavoro, in caso ci fossero imprevisti.
Non c'è bisogno di aggiungere, spero, che per il caso sopra citato è necessaria ed imprescindibile la sopravvivenza del cerusico a discapito di quanto possa succedere, quindi si valuti bene di investire un poco delle vostre forze per difenderlo.

Unguenti ed erbe: avendo qualcuno capace di usarne, sono un valido aiutante per un bravo cerusico. Avere un cerusico e due maghi o sacerdoti in grado di occuparsi delle cure insieme a lui potrebbe farvi risparmiare pochi preziosissimi minuti. Certo, esistono anche gli incantesimi di guarigione, ma consigliamo di tenerli come ultima risorsa, a meno che non abbiate intenzione di passare una notte serena e riposante nella cripta in cui siete bloccati e stavate per lasciare le penne a causa dei non-morti che bussano alla porta.

Armi: in molti tipi di missione sono richieste armi magiche o sacre. Comprendiamo bene che non tutti abbiano i mezzi necessari a procurarsi un'arma magica o sacra ad effetto permanente. Come risolvere il dilemma? Fate in modo di avere con voi un bravo alchimista (adeguatamente attrezzato) oppure dei Maghi o Sacerdoti che sappiano incantare e benedire le vostre armi. Riguardo l'efficacia delle armi sulle varie specie di creature che abitano il nostro Eldoros ci rammarichiamo nel comunicarne l'estrema varietà. Ci vorrebbe di certo una guida più accurata sull'argomento per eviscerarne tutte le possibili sfumature. Per il momento vi consigliamo semplicemente di essere pronti più o meno a qualsiasi evenienza, rimandando alla seconda parte del Trattato per consigli più specifici in merito.

Incantesimi: la regola fondamentale è risparmiare il potere. Risparmiare il potere è essenziale. L'Accademia dei Ranger ci insegna che ci sono effettivamente modi abbastanza sottili, per risolvere le cose, che non richiedano uso di alcun potere magico. Nella realtà questo non è vero. Probabilmente avendo alle spalle una squadra dei migliori ingegneri del Regno pronti a passare le prossime otto ore ad aprire una semplice porta, sebbene sigillata magicamente, otterrebbe come risultato finale di aprirla. Ciò non toglie che sia spesso più facile e veloce spendere una carica di potere magico per disperdere l'incantesimo apposto sulla porta e passare dall'altra parte in tempo utile a salvarsi la vita.
C'è da dire che bisogna trovare la giusta via di mezzo. Usare una preziosa preghiera per guarire un braccio al quale è già stato interrotto il sanguinamento è considerato 'utilizzo di potere sconsiderato'. Rendere muto un compagno, giocare a far saltare le armi dalle mani del nemico mentre questi sta parlando, respingere alleati per costringerli ad arrivare in prima fila e cose simili sono considerati invece 'insegnamento di mezzi magici alle persone sbagliate' (e per questo ci rimettiamo al discernimento delle Corporazioni di tutta Atilia).

Mezzi particolari: se nella missione è previsto l'utilizzo particolare di un oggetto ricevuto dal mandante, sarà vostra cura non perderlo per nessun motivo. Utilizzate tutti gli accorgimenti del caso perchè ciò non avvenga. Legatelo alla vostra persona, ingeritelo, cucitelo alla carne. Ma non perdetelo. Quest'accorgimento prevede anche di non affidarlo alle persone sbagliate, quali i compagni meno intelligenti sopra citati. Se il 'mezzo particolare' di turno ha arti di qualche tipo, inutile dirvi di assicurarvi che non sia in grado di utilizzarli per fuggire. Stesso discorso vale per qualsiasi cosa dobbiate recuperare dalla missione, ostaggi compresi.

Nota: se tra i mezzi necessari ed imprescindibili per la riuscita della missione sono compresi oggetti maledetti e/o corrotti, probabilmente bisogna andare a rivedere gli scopi della missione. Ricordo ai lettori e agli aspiranti Avventurieri che nel nostro Regno d’Atilia collaborare con stregoni, negromanti e demoni è considerato Alto Tradimento, punibile con la Pena di Morte. Consiglio personalmente di valutare bene se valga la pena di rimanere corrotti o maledetti al fine di sopravvivere alla missione per poi finire comunque 'appesi per il collo finché morte non sopraggiunga' (n.d.A.: dicitura ufficiale dal Codice della Legge).

Legge, Morale ed Etica

Nonostante possiate trovare infinite testimonianze che negano questo postulato, sappiate che un Eroe Atiliano si distingue per il suo rispetto delle leggi. La morale e l'etica sono altre due cose che dovrebbero distinguerlo, per quanto la guerra che sta imperversando negli ultimi anni abbia modificato le leggi morali ed etiche in favore della mera sopravvivenza. Ciò non toglie che la Legge sia da rispettare. Che voi lo facciate per fedeltà al Regno o per devozione a Goldar non ci interessa. L'importante è che le seguiate.

Vi faccio un rapido esempio, per quanto io non abbia mai nascosto una certa avversione nei confronti dei templi (in cui sono anche morta un paio di volte). Se per qualche motivo doveste finire in missione per recuperare un artefatto Atiliano in un tempio di là dal fiume, un tempio votato ai nostri Dei, nulla su questa terra vi giustificherebbe nel caso in cui decideste di massacrare i sacerdoti del tempio.

Il rispetto per la vita umana, per le cariche pubbliche e per tutto ciò che ci rende persone civili è un presupposto fondamentale per qualsiasi cosa vi stiate accingendo a fare. Niente vi impedisce di uccidere un soldato avversario in guerra, se sta cercando di togliervi la vita. Ma niente vi vieta di offrirgli redenzione e perdono, in caso ci tenesse particolarmente alla propria vita.

Vi invitiamo a distinguere attentamente tra coloro che sono realmente 'nemici' e coloro che si trovano semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato. Per quanto riguarda il Regno d'Atilia, ciò che ci differenzia dai barbari Jazr è il fatto che noi non incendiamo villaggi, non violentiamo donne e non uccidiamo bambini. Così come non dissacriamo templi e lasciamo generalmente in pace la popolazione.

Sia chiaro che golem e creature non senzienti non sono da considerare nel conteggio. Si consiglia invece una particolare attenzione con le creature semi-umane. Nella maggior parte dei casi, anche se magari voi non comprendete né la loro lingua né la loro cultura, sono creature che hanno delle strutture sociali e dei sentimenti, nonché dei legami affettivi. In caso di missioni che le riguardino cercate pertanto di considerare di avere a che fare a tutti gli effetti con persone come voi. A volte sarà pericoloso, certo. Altre volte ne andrà della vostra vita. Ma per quanto possa essere pericoloso o difficile, laddove vedete un gruppo probabilmente ci saranno dei cuccioli potenzialmente inoffensivi.

Nota: non è assolutamente questo il caso di demoni e creature delle tenebre. E' stato dimostrato da studi certi ed accurati condotti nel Bosco Sacro di Arborea che tali creature non possono in nessun caso considerarsi inoffensive e che non sviluppano nessun tipo di affetto filiale. Pertanto per le suddette creature, in tutti i loro stadi evolutivi, vale la regola 'uccidere a vista'.

Una Libraia per amica

Come molti di voi forse sapranno, il 2 Novembre ho ufficialmente compiuto un anno da Libraia.
Più vado avanti, più sono convinta che sia il lavoro della mia vita! Il problema, come in tutte le cose che mi sono successe negli ultimi anni, è tenersi al passo.
Di cosa?
Ma avete una vaga idea di quanto Fantastico venga scritto (e pubblicato) in Italia e nel mondo?
Quanto poi sia di qualità è tutto da vedere, ovviamente, ma provate anche solo a leggere le trame di tutto quello che esce.

Scartando tutti i romanzi denominati "Urban fantasy" che da cinque-sei anni (dopo Twilight, per intenderci) cominciano con "Gigia era una ragazza qualsiasi, sicuramente non bella, e con un Q.I. sotto la media. La sua vita era una tale noia... ma poi, ora che LUI è arrivato, per trascinarla in un mondo fatto di sangue ed oscurità, tutto deve cambiare..."
Ora... non so voi, ma io sono di scuola Rice. All'età in cui le ragazzine di oggi leggono le storie dei Cullen io leggevo di quel gran bastardo di Lestat e del piccolo mostro Claudia. Ora... vogliamo fare un paragone tra la piccola Claudia (fissate bene l'immagine in mente, prego) e una ragazzina che viene chiamata, in un moto di genio che abbassa il Q.I. supposto della protagonista, già notoriamente poco sveglia e sfottuta ripetutamente dagli altri personaggi, "Reneesme"? Figlia di un essere umano e un vampiro (WTF???) e imprintata con un LICANTROPO?
Bene. Parlo di questo genere di spazzatura, che la gente legge e compra! Senza parlare delle vampire-streghe Wiccan (frase topica della protagonista: "Tresco con tre ragazzi diversi... ma allora sono diventata una *ragazza-di-facili-costumiTM*?"), dei vari gradi di teen ager umani che si trovano coinvolti in spirali di perdizione... recentemente ho avuto modo di beccare in TV qualche episodio della prima serie di Buffy. Vi assicuro che la storia della mitica Cacciatrice al confronto era perfettamente coerente.

Ma chi siamo noi per giudicare?
Vogliamo parlare del fantasy? Mi sono scoraggiata a leggere novità dopo Eragon (NB: non lo ho letto, la mia parola in pegno). Paolini ha fatto una cosa geniale ed estremamente facile. Prendi un po' della linguistica di Tolkien, pezzi di storia della Terra di Mezzo e gli Elfi. Mescolaci in mezzo il sistema magico della Le Guin (vi ricordate le avventure di Ged lo Sparviero e il potere delle parole? Ok, buttaci in mezzo qualche cattivone in stile Neraka e... BOOM! Rizzoli pubblica, 20th ci fa un film (che dicono non rendere giustizia al libro, voi che dite?).
Giusto. Storie tutte uguali dai tempi di Tolkien, del magico duo Weis-Hickman, di Brooks e per i pochi eletti che apprezzano, Eddings insieme ovviamente a tutti coloro che si sono guadagnati un posto nell'Olimpo della Fantasia. Una trama originale nel settore la devo ancora vedere (e parlo di trama).
NB: escludo ovviamente i due geni Terry Pratchett e Neil Gaiman, che sebbene giovani (sì, ho detto giovani, qui si parla di storia) hanno rivoluzionato il nostro mondo. Ci tenevo a specificare.

Quindi cosa salviamo del Fantastico?
Ve lo dico io. Il Fantasy moderno del genere "C'è molto di più dietro al nostro mondo". Vi dice niente Philip Pullman? E Scarlett Thomas? Che dire di Jonathan Stroud? Avete capito il genere, vero?
Parlo di mondi datati in un passato recente (dai primi fino a metà del Novecento), in cui gli autori sono riusciti sapientemente ad impiantare realtà paralele o alternative, ad escludere caste dedite al sovrannaturale e, in generale, ad arricchire un mondo che per la maggior parte ci è familiare con un 'di più'. Questo è il genere di fantastico che secondo me ha più speranza oggi come oggi. Non le solite distopie, che gira e rigira sono tutte uguali. Non mondi fantasy che si riducono alle solite guerre sanguinose (e i draghi, non dimenticate i draghi!). No, parlo di mondi 'vicini', che ci fanno sognare e dimenticare che dietro la porta c'è il nostro lavoro, e non qualche altro luogo.

Tutto questo per dire cosa? Che avrò bisogno di un sacco di aiuto per dividere la spazzatura dalle belle storie che tutti vorremmo leggere sul divano mentre fuori piove! Se volete fornire il vostro parere su qualsiasi libro abbiate letto ultimamente, sia positivo che negativo, la vostra libraia di fiducia è qui per ascoltarvi!
Per darmi una mano scrivete liberamente a stefy.ricco@gmail.com!

Grazie in anticipo e... buona lettura!!!