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venerdì 26 agosto 2011

Agosto-Settembre: un nuovo anno

Wow.
Si ricomincia. Lo scrivo adesso perchè poi per una settimana sarò fuori, e visto che rientrerò il 3 Settembre direi che questo è il momento giusto.
Come al solito all'inizio del nuovo anno si cerca di fare un bilancio del precedente. Ma il bilancio di quest'anno è stato già ampiamente eviscerato nel corso dello stesso quindi passiamo immediatamente ai progetti per l'anno nuovo.
Lavoro a tempo pieno o... Antropologia Culturale? Ebbene si. Vorrei tanto re-iscrivermi all'Università. Non doveva essere necessariamente la Sapienza, però ho dato un'occhiata alla didattica delle altre Università romane (si, romane, ancora non sono in grado di spostarmi, sfortunatamente) e ho visto che quel corso, che vanta ancora gli stessi insegnanti dell'ultima volta che ci sono stata, è esattamente quello che voglio frequentare. Ci sono la Linguistica e la Filologia, romanza e anglosassone, e c'è la Storia delle Religioni, l'Antropologia, le Tradizioni Popolari e tutto quello che voglio studiare io. Quindi perchè dovrei rinunciare?
Il problema è che cercando di combinare i corsi improbabili della Sapienza con il corso di Erboristeria non so proprio cosa uscirà fuori.
Mentre ero in vacanza ho sognato una tesina geniale per unire gli studi erboristici con l'Antropologia. Era davvero geniale, tanto che penso che mi metterò a scriverla comunque, Antropologia o non Antropologia.
Secondariamente c'è il problema del lavoro. Vorrei seguirli, i corsi... e questo implicherebbe il dover lavorare... tipo la sera. Il che mi toglierebbe il respiro. Bello, non trovate?
Credo di aver bisogno di più organizzazione. E' sempre quello il punto, giusto?

Una cosa l'ho già promessa a me stessa: non toglierò tempo né ai ragazzi né ai live. Quelli mi aiutano ad andare avanti. Senza la gioia la vita non vale la pena di essere vissuta. Ma quando si ha qualcosa di meraviglioso allora nessuna fatica è sprecata e tutto si può affrontare.

sabato 20 agosto 2011

Diario delle mie vacanze : ottavo giorno (14 Agosto)


È già passata una settimana? Mamma mia... qui il tempo vola, per la prima volta dopo 23 anni! Sarà il divertimento! Stasera rientro a casa verso l'1.30. Perché? Si giocava a “Si, Oscuro Signore!”, come da tradizione Phyrosiana.
Disse Volcast: “Se tre di voi si riuniscono nel mio nome, allora Laurelfin sarà l'Oscuro Signore!”
Dopo i biscottini, ovviamente. I famosi Brutti ma Buoni, biscotti meravigliosi ma 'a sorpresa'. Infatti se ti rompi un dente beccando la coccia di nocchia, è una vera sorpresa!

La partita è cominciata sotto i migliori auspici. Ci siamo dovuti trasferire al parco perché al Campeggio non esiste un punto luce provvisto di tavolo che non appartenga a qualcuno (che ovviamente non eravamo noi). Chiedere in prestito un tavolo per giocare a S.O.S. è poco indicato, quando c'è troppa gente intorno. Certo, la gente ormai mi conosce... ma alcuni di noi hanno ancora una dignità, agli occhi dei frequentatori abituali del Camping.

Bisogna dire che stavolta i nostri cari... o meglio, 'preziosi-in-quanto-sacrificabili' goblin hanno avuto del genio. Per risparmiarsi dalla morte certa Pav si è offerta addirittura di andare a fare amicizia con gente a caso nel parco in cui stavamo giocando... presentandosi come goblin. “Brava. Adesso spiega ai signori qui perché non vali niente...” peccato che i signori in questione fossero ragazzetti del campeggio... e che quindi tutta la nostra riservatezza è andata a quel paese!

Menzione speciale della partita: a Giuseppe/Axel, il goblin che cambiava idea a seconda dei suggerimenti dell'Oscuro Signore. “Mio Signore, vorrei aggiungere un particolare fondamentale.” “Sei sicuro?” “No, direi che posso anche farlo DOPO...”.

L'Oscuro Signore, a dire il vero, era un po' affaticato dal cibo. Gli spiedini miracolosi di Angela (“Dopo me le lavo, le mani!”), che vedete nelle foto, sono stati veramente un'esagerazione: alcuni, ve lo giuro, sapevano di Big Tasty. Saranno state le cipolle o i pomodori, ma tant'è che erano una meraviglia.

Nel frattempo eravamo circondati dai cani: il caro Sponky (si chiama Sponky, vero?) ha decretato che mia madre era di sua proprietà facendo la pipì sui suoi pantaloni e Penny ha passato la serata a dissotterrare braciole di maiale per poi sgranocchiarle sotto i piedi di nonno.

Dopo tutto ciò, vi saluto!
Buone vacanze!

venerdì 19 agosto 2011

Diario delle mie vacanze : settimo giorno (13 Agosto)

E il settimo giorno... le cascate di Bivongi!
Finalmente abbiamo un vero e proprio servizio fotografico, che in tutta la vacanza mancava proprio. Giornata idilliaca (non ditelo al povero Giuseppe) in mezzo ai monti e alle cascate, di cui abbiamo risalito il corso fin quasi alla vetta, arrampicandoci come giovani stambecchi anche là dove pensavamo che non si arrivasse.
La valorosa compagnia di eroi era composta da due locali (Paola e Cosimo), due modenesi in vacanza (Zack e Red, una specie di incrocio tra Zack e Cody e Red e Toby), una trapiantata che in ventitré anni di frequentazione non era mai stata sul luogo (me medesima) e due Phyrosiani (Axel e Kaede) che continuavano a credere di vedere, prima o poi, il vulcano.

Finalmente una gita in mezzo ai sentieri che non coinvolgesse la preoccupazione per la vita altrui. Certo, la deformazione professionale c'è, ma c'è anche un pizzico di spericolatezza in più, che una volta ogni tanto non fa male.
Ovviamente tanta, tanta nostalgia per le camminate in compagnia... non è la stessa cosa senza nessuno che mi chiami 'Steven'.

Panini ricchi di maionese e merendine a go-go, con 'Animal Instinct' come colonna sonora, hanno reso la passeggiata ancora più familiare, mentre io sono diventata 'la Biologa' quando ho dichiarato interesse per delle particolari radici rosse che, come vedrete nelle foto, erano bagnate dalle acque della cascata.
Se poi aggiungiamo alle emozioni della giornata le ciclopiche reti per arrampicarsi e il bagno-shock nell'acqua gelida (“Oddio! Non mi sento più i piedi!”) comprenderete perché i tre pupi accampati in tenda sui sassi, che la notte precedente avevano dormito un totale di 15 minuti in spiaggia e circa 3 ore – appunto – sui sassi, fossero letteralmente cotti entro la mezzanotte dopo aver rischiato tutti quanti il ricovero per congestione e assideramento, che in Agosto è un bel record.

E dopo il ritorno a casa la grande scoperta: la connessione che stavo rubando è scomparsa improvvisamente, presumo a causa del rientro dalle vacanze dei proprietari. Peccato. Leggerete queste parole al mio rientro, con tre giorni di fuso orario. Peggio per voi.

Menzione speciale: alla Jeep nera che ci ha sballottati mescolando un po' i neuroni a caso a forza di capocciate e al lettino da mare di zio Maui, scomparso anche lui misteriosamente durante la notte.

Con ciò vi saluto!
Buone vacanze!

sabato 13 agosto 2011

Diario delle mie vacanze : sesto giorno (12 Agosto)

Finalmente siamo in piena attività.
Da stamattina ho ripreso la consuetudine della seconda colazione, tradizionalmente racimolata per caso in giro per il campeggio. Poi mi dicono che ingrasso. Oro saiwa offerti da Augusto con la marmellata fatta da Emy e caffè appena fatto da Umberto. Quando anche Rita mi ha offerto il caffè (sarebbe stato il terzo ed erano ancora le nove) ho stabilito che era il momento giusto per andare in spiaggia.

Mattinata passata con Alessia e Lorenza a spettegolare in acqua, abbastanza lontane perché i bambini non ci raggiungessero. Flaminia ha dato il meglio di sé contando fino a cento: “... cinquantotto, cinquantanove... trenta.” “NO! Siamo a Sessanta! Non ti distrarre!”. Eravamo senza fiato per il ridere. E come si fermano, sempre tradizionalmente, i bambini che parlano troppo? “Bambino/a, perché non vai un po' in spiaggia a raccogliere cinquecento sassolini bianchi?” Riadattando la battuta sfruttando l'abilità della bambina nel contare fino a cento, siamo rimaste di sasso quando ci ha chiesto prima dove avrebbe dovuto metterli... e poi di contarli. Non mi era mai successo in ventitré anni di frequentazione, ma vi giuro che me li ha portati.

Quella bambina, comunque, ha del talento. Mai visto nessuno giocare al gioco del silenzio con tanto impegno. E non voleva che smettessimo! Lì siamo stati stupidi noi a dirle che poteva ricominciare a parlare.

Nel pomeriggio, oltre al tentativo di Paola di lanciarsi sotto al treno (che potete ammirare nelle foto), sopravvissuta a un paio di bambini che volevano affogarmi, sono riuscita a fare due chiacchiere con i due Phyrosiani che hanno fatto la conoscenza del campeggio di Monasterace: Giuseppe/Axel e Ilaria/Kaede. Ormai il campeggio sta diventando la residenza estiva di Phyrosia, il che non è un male: la follia si rinnova e si rigenera.
Abbiamo avuto una discussione con i picchetti della tenda, ma alla fine siamo riusciti a scamparla (della tenda avrete le foto domani, stavo ridendo troppo per avere la prontezza di scattarne...).

La cosa davvero assurda è che nonostante io mi sia sempre lamentata della noia di questo posto, ormai le storie che ho da raccontare sfiorano l'inverosimile! Il Campeggio mi ha vista crescere e diventare via via più pazza. E non pazza come la intendono qui. Pazza davvero.
Da citare la battuta di Raffaella ieri: “Stefy, la cosa che mi preoccupa è che tu conosca quel gioco. Non ci giocheresti mai, vero?” Parlando del 'Bang' degli Scout. Siamo stati tutti prudentemente in silenzio.

Stasera cena con le rispettive famiglie... quindi la sessione vera e propria di follia è rimandata a domani. Avrete presto notizie!

Buone vacanze!

giovedì 11 agosto 2011

Diario delle mie vacanze : quinto giorno (11 Agosto)

Ho appurato che i diari li devo scrivere al rientro, in piena notte, dato che la sera è sempre ricca di avvenimenti. Oddio. Mo' ricca è un parolone, però ci avviciniamo alla cosa.
Ieri ad esempio ci siamo persi il passaggio della banda del paese, non si è ben capito per quale occasione. Andavano di corsa, quindi nella foto che vedrete sono già di spalle (tempo di raggiungere il cellulare e scattare una foto dal balcone). Non ho nemmeno riconosciuto il motivo che stavano suonando. Qualcosa di Calabrese, sicuro.

Stasera farò comunque un'eccezione, perché dopo aver giocato per tutto il giorno a riacchiappare al volo i bambini trascinati in giro dai cavalloni alti un paio di metri, sono un po' stanca anche per arrivare al bar a mangiare un gelato.

Ieri ci eravamo preparati con tante belle speranze alla serata di S. Lorenzo. Ovviamente tutti i programmi sono andati in fumo. Un falò è stato fatto, ma apparteneva agli scout romani (dei Parioli) ospiti del Campeggio. Sono stata a debita distanza dalle chitarre prima che mi venisse voglia di mettermi a cantare col magone per la nostalgia dei miei pargoli. In compenso mi sono fatta aggiornare su tre anni di vita sentimentale di Alessia, che non vedevo dal 2008.

Nel frattempo, niente stelle. Nemmeno una. Il S. Lorenzo più freddo e nuvoloso che io ricordi da... sempre. Abbiamo dovuto abbandonare la spiaggia perché il mare si stava portando via gli ombrelloni e il vento ci voleva alzare con tutto il telo su cui eravamo sedute. In compenso ho fatto la dormita migliore da quando sono qui: mi sono svegliata per il freddo alle 6.00 giusto per prendere la coperta. Dopodiché sono tornata a sognare sparatorie e vampiri. Tutto nella norma, quindi.

Oltre agli scout, oggi sono approdate al campeggio altre due famiglie di romani. Una delle due è quella di Augusto, che proprio nel 2008, quando sono venuta qui con la combriccola di idioti dei miei amici, si è avvicinato al tavolo su cui ci riunivamo tutte le sere per giocare di ruolo (nello specifico toccava a me e stavo narrando Werewolf) e ha chiesto con tutta la grazia del mondo: “A Stefa', te posso fa' 'na domanda? Ma che cazzo state a fa' tutte le sere?”. Aivoglia a spiegare...
Poi oggi nel giro di mezz'ora ho scoperto che la storica piccolina del campeggio sta preparando i test d'ingresso all'università, e mi sono resa conto, oltre all'incipiente vecchiaia, che mia sorella ha avuto una pessima influenza su tutte le bambine che sono cresciute con noi.
Il clima, quindi, tra ragazze che si fregano i ragazzi e ragazzi che si fregano le ragazze, si sta animando sempre di più, in attesa di Ferragosto.

E tornando a casa l'ennesima sorpresa: il cavallo davanti alla chiesa, pronto per il matrimonio. È assurdo che in un paesino che è grande la metà del mio quartiere ci sia, ad Agosto, un matrimonio al giorno. Con tanto di cavalli! Poveracci gli invitati che magari volevano godersi le vacanze e che invece devono venire al caldo per sorbirsi il matrimonio del parente di turno.

In tutto ciò una buona notizia: l'edicola del paese in cui di solito mi rifornivo per le uscite di Agosto ha nello scaffale dei manga solo il n°9 della nuova edizione di Sailor Moon, due tre numeri a caso tra l'1 e il 75 di Naruto e un paio di terzi volumi di serie sconosciute. Questa sì che si chiama fortuna. Dovrò accontentarmi del fedele Dailan. Grazie, signor Sclavi.

Buone vacanze!

Diario delle mie vacanze : S. Lorenzo

Ho saputo da fonti certe che stasera ci sarà un falò sulla spiaggia.
Sono attesa in qualità di intrattenitrice, per raccontare un paio di storie ai bambini. Nello specifico parliamo di una quindicina di ragazzini di provenienza ed età mista (tra gli 8 e i 20 anni, da Torino a Napoli) che evidentemente non vogliono dormire, stanotte. Ernesto (Napoli, appena diplomato) è convinto che la casa che abbiamo preso in affitto sia stregata. Quando mi sono offerta di spiegargli com'è fatta una casa stregata davvero ha ringraziato e si è dichiarato totalmente disinteressato.
Credo di aver esagerato con lui, quando era piccolo.

Dovete sapere che il Camping Punta Stilo ha avuto una vera e propria altra vita attraverso le mie storie. Dalla bambina non troppo viva che abitava oltre la finestrella del piano di sopra alla ciurma sgangherata del Pedalò n°2 (con il Capitano Alexandra, Ppurpitiello Slayer e Roxy il pappagallo di bordo), credo che la mia fantasia si sia alimentata per la maggior parte della salsedine calabrese, condita dalle mirabolanti panzane partenopee e dalle leggende dell'antica Kaulon, come quella dei draghi di Ferragosto.

L'estate senza niente da fare quando ero piccola era quasi peggiore di quanto non lo sia ora. Da piccola non avevo una tastiera davanti. Disegnavo un sacco, però. Leggevo tantissimo e mi nutrivo di fumetti ancor più che della mia frutta preferita: le Merendelle (una specie di piccole pesche noci, non abbiamo mai capito cosa fossero...).
Per questo trovavo passatempi variegati. Dalle battaglie con spade fatte di palloncini alla costruzione del nuovo sentiero di acciottolato (trasportato direttamente dalla riva nei secchielli dei bambini mentre io facevo da direttore del cantiere) per non sporcarsi i piedi, passando per lezioni di verticale con rovesciata durante le quali ho rischiato di uccidere un sacco di bambini. La cosa che tutte quelle estati avevano incomune, e qui arriviamo al punto odierno, erano le stelle.

Ho passato un sacco di serate estive, un sacco di 10 Agosto, stesa su un asciugamano, in spiaggia, a guardare le stelle. aspettando una stella cadente che mi permettesse di esprimere un desiderio. E popi una non bastava, perchè metti che abbia già esaudito il desiderio di qualcun altro? Quanti nomi ho ripetuto per tre volte, velocissima, guardando cadere una stella, sbattendo velocemente le palpebre umide per non perderla di vista? In realtà non moltissimi. Poi è arrivato un anno in cui ho guardato il cielo e mi sono detta 'Stefy. E adesso cosa dovresti desiderare?'.
E anche quest'anno mi chiedo: cosa dovrei desiderare? Forse è arrivato il momento giusto per cominciare a desiderare per gli altri. Io ho avuto un sacco... non solo dalle stelle. Soprattutto da me stessa, direi. E adesso non posso che desiderare di continuare ad aiutare chi mi sta a cuore.

Ma a prescindere dai miei desideri, vi auguro vivamente di trovare il vostro desiderio e di perseguirlo con tutto l'ardore di cui siete capaci.

Buon S. Lorenzo!

mercoledì 10 agosto 2011

Diario delle mie vacanze: terzo giorno (9 Agosto 2011)


Al terzo giorno finalmente ho rivisto l'amica di sempre.
Ma prima è meglio fare un riassunto dei pezzi che mancano. La cena di ieri sera (il ristorante al posto del teatro, vabbè... la mia missione è fallita miseramente) è stata... come dire... per amanti degli animali. Diciamo solo che Penny non era la bestia più grossa in giro. E non aggiungo altro.
Stamattina invece, non si è capito bene perché, ma a un certo punto un materassino gonfiabile era diventato una specie di asilo galleggiante. Con mio padre stavamo pensando di chiedere una quota ai genitori di tutti quei bambini, visto che i loro figli passano più tempo con noi che con loro.
Io, invece, ho scoperto che la crema solare che ho comprato con Pit l'anno scorso è una specie di arma atomica: mi è rimasta appiccicata addosso per tutto il giorno combattendo con l'acqua marina fino allo strenuo. C'è voluto il bagnoschiuma per toglierla via.

Ultimo appunto alla mattinata in spiaggia: leggere 'Neverwhere' (Nessun Dove) di Neil Gaiman a una bambina di 6 anni può friggere il cervello. A me, non alla bambina. Quella che doveva stare attenta a saltare i pezzi giusti ero io. Comunque i bambini di oggi vengono cresciuti in modo strano. Perché un bambino dovrebbe chiedere: “Ma Londra Sotto esiste davvero?” Santo cielo, ma è come chiedere se l'Isolachenonc'è esiste davvero. Certo che esiste! Ma tu non puoi vederla, quindi non ci crederai mai. Ma da qualche parte noi (noi grandi) vorremmo che ci fosse. Perché i bambini non desiderano più il mondo delle favole? È un grosso problema psicopedagogico, secondo me...

Ma lasciando da parte la cultura: ho rivisto Paola. Allora. A prescindere dallo shock di raccontarsi 8 mesi tutti in un solo pomeriggio-serata, c'è da dire che i miei ci hanno visto giusto ad 'adottarla'. Quando stai ascoltando i Queen (e cantando a squarciagola tutti insieme in macchina) e ti rendi conto che confrontando le playlist sono uguali, dai Queen agli Iron Maiden, passando per i Cranberries, Michael Bublé e i Nightwish... beh, ti rendi conto che davvero è una sorella mancata. Tantopiù che i cognomi sono così simili: Ricco – Rizzo... di sicuro un errore all'anagrafe!
E la cosa più probabile è che Salvatore sia il fratello segreto di mio padre!

Programma per i prossimi giorni? Dall'arrivo di altri due Phyrosiani in quel di Monasterace Marina (dopo il passaggio di parte dei fondatori) alla sfilata organizzata da Enzo Pistininzi per il giorno di Ferragosto, penso proprio che ci sarà da ridere... e anche parecchio!

Menzione speciale ad Ambra: il suo tempismo nel confermare le mie parole sulla spiaggia è stato davvero epico. Ma non ci si può aspettare niente di meno dalla mia sorellina!

Dopo una serata a guardare le stelle vi saluto! Domani tappa dall'oculista per vedere che diavolo è successo al mio occhio destro, che fa davvero, ma davvero male!

Buone vacanze!

lunedì 8 agosto 2011

Diario delle mie vacanze: secondo giorno (8 Agosto 2011)


Secondo giorno.
Il color aragosta della mia pelle dovrebbe suggerire che oggi è stata una giornata completa di mare, ma voi non potete vederlo, quindi ecco la notizia: a seconda della capacità di reagire del mio corpo domani mi ritroverò come Fiona May o Freddy Krueger. Scesa in spiaggia alle 9.30, sono tornata a casa giusto per pranzo. Il lettore MP3 ha retto il colpo, facendomi compagnia fino all'ultimo, e la mezz'ora spesa ieri per aggiornare la playlist e gli album è stata fruttuosa: qualche giorno fa si parlava di vecchie canzoni, così ho ritirato fuori il vecchio 'Best of Blue', album dei Blue del 2004. Nel 2004 avevo appena conosciuto i ragazzi, e in quell'estate mi sentivo incastrata quaggiù perchè non potevo andare ad Adunanza con tutti i Sorciverdi. Bella estate, quella:l'ultima della mia infanzia coi miei, probabilmente. Avevo 15anni. Bellissimo ritrovare lo stesso spirito oggi in spiaggia, con 'One Love', 'U Make me Wanna' e 'Signed, Sealed, Delivered I'm yours': una ventata di ricordi perfetta per questo periodo.

Ma bando alle ciance. La musica è cambiata, ma non la solita solfa. Ore 9.30, faccio due passi in mare e il piccolo Gabriele (8 anni, Napoli, passato alla storia per il suo animale mitologico: il 'Caccapallo') ha la bella idea di venire a schizzarmi, fomentando così anche i due amichetti appena conosciuti. Di lì a poco riesco a sedarli e cominciano le presentazioni. Eravamo ancora ai nomi quando parte la domanda spontanea: “Ma che tu sei una maestra?”.
Ma dico, ho proprio la faccia da maestrina bacchettona? Ci è voluto un quarto d'ora per convincerli che no, non sono una maestra. E comunque continuano a chiamarmi 'quattr'occhi'. Ma io non porto gli occhiali!

Invece il soprannome ufficiale sembra essere diventato 'Nana'. Non per il fumetto. Ma perchè tutti i bambini che tiravo su in braccio fino a 3-4 anni fa adesso mi superano in altezza di almeno tutta la testa. Questa è meritata. Come dice Roby, però, nella botte piccola... c'è poco vino: ma quant'è buono!

Menzione speciale al pranzo: il nonsense regna e si sta affinando sempre di più. Oggi abbiamo fatto ridere mio nonno fin quasi a farlo strozzare facendo i giocolieri con quei 2-3 neuroni che ci sono avanzati, allietando il pasto con grandi successi quali 'Un buon non-compleanno', 'Ho tante noci di cocco splendide' e 'Novantanove scimmie'.

E adesso la missione speciale: convincere qualcuno ad accompagnarmi a vedere 'Cassandra' giù alle rovine di Kaulos. Ce la farà la nostra eroina? Incrociate le dita per me! In alternativa mi toccherà la classica serata a sparare a zero su mio zio, in campeggio. Che sarebbe anche divertente, se non fosse un passatempo in cui indulgo da quando sono capace di parlare. Ormai quello che dovevo dire l'ho detto, mi pare. E posso aggiungere solo, saltuariamente, qualche comodo 'Io ve l'avevo detto'. Il mio marchio di fabbrica!

Oggi vi saluto in anticipo, ma aspettate news!
Buone vacanze!

Diario delle mie vacanze: primo giorno (7 Agosto 2011)

Bene.
Ispirata dall'idea di Gianni di un diario del Campo Estivo (che vi invito ad andare a leggere) ho deciso che in onore del ritrovamento di un collegamento alla rete clandestino scriverò un diario delle mie vacanze, per evitare le mille telefonate di 'ciao, come va la vacanza?'.
Allora, eccoci qua al Primo Giorno.

Monasterace Marina è sempre la stessa. Con più spiaggia, quest'anno, anche di quella dei miei ricordi di bambina. Vi spiego meglio: dovete sapere che qui, a pochi Km da Riace (si, quella dei Bronzi) il mare va e viene, e la spiaggia ogni anno è una scommessa. Due anni fa sono venuta nello stesso posto, stesso angolo sperduto di mondo, e tra la rupe (altura? quello che è...) su cui si trova il Camping Punta Stilo e il mare c'erano 3m di sassolini nel punto più largo, cosa che ha fatto alterare un poco i miei amici. Simone, alto com'è, quasi non c'entrava per prendere il sole.

Quest'anno invece abbiamo una buona 30ina di metri di spiaggia. Quella che mi ricordo io, che si appiccica alla pelle finché non ti asciughi al sole e che poi si toglie con una manata. Poi c'è quel 5 metri di bagnasciuga del dolore, inventato sicuramente da qualche Carnefice in vacanza, il che spiega un sacco di cose su di me. Insomma, tutti sassi di diverse misure, che si infilano ovunque e sotto i piedi sono una vera tortura, soprattutto quando sei impegnata a inseguire i bambini che rischiano di andarsene a Guardavalle con la corrente.


In compenso quest'anno siamo in un appartamentino sulla Statale Jonica: 'sulla' nel senso che a parte il marciapiede non c'è niente tra me e le macchine, il che non è così comodo. Un po' come cercare di dormire su una panchina di una stazione ferroviaria all'ora di punta. Perché qui le macchine sono in giro a palla tutta la notte, visto che la Statale è l'unica strada che collega questa decina di paesini altrimenti sperduti nel Nulla.
Morale della favola: mia nonna è scioccata perché avendo passato tutta la giornata al sole ho già la schiena nera, ho scoperto che il prete di qui è un pazzoide, ma un pazzoide efficace (si, sono stata a Messa...sapete, sono Cristiana anche quando sto in vacanza...), i bambini sono la mia maledizione personale...e in tutto ciò ho mangiato la prima Brioche da Minnici. Questa sì che è vacanza.
Adesso aspettiamo Martedì che arrivi la ciambellana della vecchia Laurelfin per avere un po' di news!

Dalla postazione sul lettino di fianco alla Statale vi saluto! Buone vacanze!
(L'album completo delle foto lo trovate sul mio profilo di Facebook!)

mercoledì 3 agosto 2011

Campestrin di Fassa, Luglio 2011

La colonna sonora di quest'anno è indubbiamente 'Domani'.
Per la cronaca, ho sentito perfettamente i richiami all'estate scorsa. Dal classico e intramontabile, sempre più vivo 'Wish you were here', ai Negrita, con 'Rotolando verso Sud' e 'Gioia Infinita'.
Tutti pezzi che richiamano il cielo azzurro e i prati su cui abbiamo camminato, la freschezza di sentimenti e d'intenti di questa Gioventù (bruciata!) e la serenità che queste esperienze lasciano dentro.

Che dire? Il Tempo segue le sue leggi (la Signorina è un pò volubile, si sa) ma è bello vedere che ci sono cose che non rimangono indietro. A parte tutti i discorsi da 'è bello vederli crescere', onestamente non vedo l'ora che superino quel gradino che ancora ci separa. Io di certo li aspetterò oltre la soglia, sperando di saperli guidare nella fase successiva come amica fedele, prima ancora che Educatrice.
Questo Campo Estivo è stato la prova che le cose possono funzionare, che l'umiltà paga sempre e che l'affetto incondizionato non è un'utopia. Non preparavo una cosa così minuziosamente dai tempi di Adunanza 1107, e stavolta non avevo un Tempio intero da allestire. Ci sono comunque stati i cordini, i fili di cuoio, brandelli di stoffa, stendardi, roba da dipongere e cose da scrivere. Tante cose da scrivere.
Tempi morti, mai. Stretti? Sempre e comunque. Lunghi tempi d'attesa e di veglia, ore di sonno brevi e insufficienti. Mai il tempo di prepararsi davvero agli imprevisti, comunque affrontati egregiamente. Uno sa affrontare i Demoni Maggiori in mezzo al piazzale e poi non riesce ad organizzare una Caccia al tesoro al volo? Suvvia, siamo seri. Con l'aiuto di un bambino di 8 anni si può fare anche quello.
A volte mi sento un pò MacGyver, quando mi trovo ad affrontare queste situazioni. Utilizzare tutti i mezzi che ho a disposizione e anche quelli che NON ho a disposizione (o meglio, che non era previsto fossero a disposizione), fino a ricomporli tutti come in un complesso puzzle che coinvolge persone, oggetti e luoghi. E vedere che le cose, in un modo o nell'altro, riescono. Poi ci vuole l'abilità per far passare inosservati gli errori...o per farsi perdonare quando si notano. Credo che la chiamino 'Giustizia'. E non lasciarsi abbattere da niente. Quest'anno è stato difficile organizzare tutto. Far funzionare il meccanismo, invece, visto che era già ben oliato dal principio, è stato fin troppo facile. La fatica è stata fare tutto al massimo dell'energia, perchè per il resto, era già tutto perfettamente organizzato. Bello.

Per il resto, il campo è stata occasione di crescita anche per me. Non solo ho dato fondo alle mie riserve di energia per fare le cose e alla mia capacità di concentrazione in ogni occasione (ricordiamoci che tra le altre cose ho continuato a fare l'arbitro piangendo per il naso quasi rotto). Ho avuto alcune conferme sulla mia Fede, molte soddisfazioni personali e momenti di assorbimento completo nella lettura della Bibbia.
Una nota negativa? Mi sono scoperta un po' egoista, e ne sono stata sorpresa. Fa malissimo... veramente troppo. Ma era una cosa di cui dovevo rendermi conto, anche per poterla superare. Come diceva il Vangelo mentre io sbagliavo l'attacco del Santo (ma dove si è mai visto???), ho il pieno diritto a godere della Parte Migliore. Convincersi di avere il diritto di partecipare di quella gioia è davvero difficile, perchè sono stata chiamata a rendermi utile e il mio compito, di solito, è fare le pulizie di casa. Metaforicamente parlando e non. Però riuscirò a ritagliarmi un posto, ne sono certa. Ognuno di noi ha una debolezza intrinseca (o un 'debole', se vogliamo), giusto? Bisogna trovare un compromesso, come dicevo qualche giorno fa. Il ruolo giusto. Perchè è vero che non si può avere tutto, ma non si può neanche rinunciare a tutto, nella vita.

Chiarito ciò (o meglio, proprio chiarito no, ma io l'ho detto, per chi ha orecchie...) ci tengo a specificare che come al solito l'armonia e la dolcezza che riesco a trovare nella musica è stata ampiamente ripagante di tutta la fatica e di tutti i sacrifici che ho fatto. Sta scritto che riceveremo nella stessa misura in cui doniamo agli altri. Comincio a misurare questa quantità in battiti di cuore, e ringrazio di ogni respiro e parola ricevuti in dono. Ogni sorriso, ogni carezza, ogni pensiero gentile, ogni mano che mi è stata tesa riflette ciò che ho dato, e non mi pento per un solo secondo di averlo fatto, perchè ciò che ho raccolto vale davvero molto più di quanto ho seminato.

Tra le nuvole e il mare si può andare, andare.
Sulla scia delle navi di là dal temporale.
Qualche volta si vede una luce di prua e qualcuno grida, domani!
Non siamo così soli...