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lunedì 26 settembre 2011

Pulizie di casa

Le pulizie di casa sono una routine. Noi le facciamo, a fondo, ogni sabato. E non intendiamo spazzare, spolverare eccetera... quelle cose lì si fanno quotidianamente.
No, sto parlando di quando apriamo tutti gli armadi e i cassetti e recuperiamo sette giorni di panni lasciati in giro per casa, di scarpe fuggiasche e oggetti dimenticati in giro per avere qualche chance di trovarli nei posti giusti... per poi spargerli di nuovo per casa durante la settimana successiva.
Ecco, bravi, avete presente?
La prima fase è il 'rimettere a posto'. Che dovrebbe essere la parte più semplice, in teoria. Ma ci sono fondamentalmente tre problemi che vanno affrontati tutte le settimane, nessuna esclusa. Il primo è il classico dubbio: "E QUESTO dove lo metto?" Si, perchè noi non siamo gli unici abitanti della casa, e non sappiamo - ad esempio - dove ha deciso di mettere i tappi di sughero la nostra mamma questa settimana, visto che la settimana scorsa erano proprio lì, nel cassetto in cui sono sempre stati.
Il secondo problema è che non c'è mai posto. Noi lo sappiamo che i calzini (esempio per assurdo, ma spiegherò poi perchè) vanno tutti nello stesso cassetto: è solo che quel cassetto è sempre troppo pieno per infilarci proprio quel paio rimasto fuori. E lo stesso vale per tutto ciò che ha un posto che non è cambiato per un tempo sufficientemente lungo.
Mettiamo, comunque, che siamo riusciti a mettere ogni cosa al suo posto. Siamo riusciti a mettere il tappo con i suoi simili e a pigiare tutti i calzini nel loro cassetto. E' rimasto un solo dubbio fondamentale, che porta direttamente al terzo problema. Tutte quelle altre cose da dove sono uscite? E soprattutto: dove vanno messe? Si, perchè tutte le settimane ci sarà sempre qualcosa in più, dentro casa. Che sia una maglietta nuova comprata per caso da H&M, oppure una bomboniera di un matrimonio, un sacchetto di caramelle oppure un bel pallottoliere cinese, non importa. Per qualche motivo è lì e bisogna proprio trovargli un posto. Vi chiederete: da dov'è uscito un pallottoliere cinese? Bella domanda. io non ho ancora trovato una risposta. Il punto, comunque, è che il pallottoliere cinese, alla fine è carino. Ma non ha un posto, ovviamente! Perchè fino alla settimana scorsa non era in casa (e ci dev'essere entrato con l'inganno) e quindi non era incluso nei piani di progettazione delle pulizie.
Bene. Diciamo che abbiamo piazzato il pallottoliere cinese - per il momento - a fare da appoggio al coniglietto gonfiabile trovato nell'uovo di Pasqua.
Adesso bisogna cominciare a pulire tutto. Si sa, per prima cosa si spolvera, in modo da alzare la polvere una volta sola. Ma spolverare, soprattutto con la mamma che gira per casa, è un compito da sudarella. Perchè non basta spostare i soprammobili e passare il panno Swiffer. No: bisogna assolutamente rimuovere TUTTI gli oggetti dai loro ripiani e pulire il ripiano per intero. Quindi si può procedere a rimettere ogni soprammobile al suo posto. Un attimo... a patto di ricordare dove fosse prima. Un metodo sicuro per ricordarsi dov'erano tutti quegli oggettini è spostarli specularmente su un altro ripiano vicino, in modo da esser certi, poi, di riposizionarli nel modo corretto. Ma se non c'è posto? E' lì che siamo spacciati... perchè la nostra mamma ricorda sempre esattamente dov'erano prima i soprammobili. Certo, ha ideato lei quella disposizione del tutto priva di simmetria e senso logico...
Bene. Dopo aver risistemato dove pensiamo fossero prima tutti i soprammobili c'è la lotta con l'aspirapolvere. Avete notato come, oltre a tapparsi, ad aver bisogno di cambiare continuamente il sacchetto e il filtro, di pulire le spazzole e di riaggiustare il tubo che si piega continuamente (quando non si stacca la testa, perché ad esempio a noi succede anche quello) l'aspirapolvere abbia un sacco di altre cattive abitudini? Per esempio: l'aspirapolvere è golosa. Lei mangia tutto ciò che non dovrebbe. Bottoni che servivano, bigiotteria disgraziatamente finita sotto il letto, fazzoletti, calzini, il tappo del bidet, la coda del cane, e così via. Senza contare il fatto che la temibile aspirapolvere terrorizza il cane, che le abbaia e scappa via alternativamente costringendoti ad essere molto veloce a passarla in tutta casa prima che i vicini vengano con i forconi a cercare di uccidere la bestia (il cane, non l'aspirapolvere).
E alla fine di tutto... il mocio. Questa grande invenzione che è totalmente inutile nella vita di tutti i giorni. Voglio dire ok, si strizza e ha il panno attaccato. Ma ve lo ricordate quando si usava lo straccio? lo straccio rimaneva generalmente piegato in modo ordinato sotto lo scopettone, raccoglieva lo sporco e poi poteva essere sciacquato sotto il rubinetto della vasca da bagno. E ora? Avete mai provato a sciacquare - o almeno a tentare di farlo - un mocio? No? Bene, vi assicuro che non è fattibile. Con un po' di pratica abbiamo concluso che c'è un solo modo di evitare la crisi di nervi con il mocio: due secchi, uno per il sapone, uno per i risciacquo. Maledetto infido attrezzo...
E ora che anche i pavimenti sono stati puliti possiamo riposare. Non ci avete creduto? E avete fatto bene. Perchè ci sono almeno tre lavatrici di panni da stendere (con soli due stendini è un miracolo di logistica), l'armadio che è sempre un inferno (e va svuotato e riempito di nuovo da capo nella speranza che nel frattempo qualche capo venga rapito dagli alieni o scappi di sua iniziativa), i cassetti della scrivania? No, quelli la settimana prossima.
E non si sa come la cara mamma riesca sempre a trovare altre cose che erano sfuggite alla fase preliminare a cui trovare un posto, oppure oggetti da trasferire in cantina (altro inferno a sé stante) e cose improbabili da pulire.
Se siete riusciti a sopravvivere a tutto questo, e alle abitudini impossibili che ci sono in tutte le case... allora non preoccupatevi: probabilmente (ma non è detto) sopravvivrete anche la settimana prossima!
Buon lavoro!

mercoledì 21 settembre 2011

Equinozio d'Autunno

E' arrivato senza che ce ne accorgessimo, questo è certo.
Qualche fulmine a sancire la fine dell'estate, e poi... è qui! E' arrivato, con tutto quel che comporta l'Autunno. Le giornate si sono già accorciate, e ce ne accorgiamo solo adesso, d'improvviso. C'è meno tempo per fare tutto quello che potevamo fare alla luce del sole, e tutto diventa un po' più triste. Fortuna che presto l'amica lana ci coccolerà per farci sentire un po' meno tristi, e il caro piumone ci darà la forza di affrontare le giornate più fredde.
Certo, ci sarà la pioggia... ma noi abbiamo le tazze colorate e le tisane più profumate per affrontarla. E poi quest'anno vanno di moda le mantelle, lo sapevate? Finalmente qualcuno ai piani alti si è accorto che il cappuccio è un miracolo della sartoria.
C'è sempre la languida malinconia delle giornate bigie e freddine, che fanno passare la voglia di portare a spasso il cane... però guardiamo sempre il lato positivo: vestiti caldi e ampi, capelli sciolti, lezioni di tisanerie ed erboristerie varie, mattinate di scrittura al calduccio. Ci mancherà il mare, ma apprezzeremo le castagne e i dolci nel forno, come facciamo ogni anno. E quei colori caldi che si vedranno sugli alberi ci riempiranno il cuore di bellezza, al pari dell'oro del grano estivo.
E avremo un sacco di serate passate a casa per leggere una buona storia davanti al caminetto... no, scusate, mi sono lasciata trasportare. quello è l'Inverno... e non dite che non esistono più le mezze stagioni. Farò una bella foto a qualche albero in abito rosso per dimostrarvi che l'Autunno è ancora meraviglioso!
A volte lo immagino come un bel ragazzo Irlandese... il classico tipo delle storie, avete presente? Capelli rossi, occhi verdi, quel sorriso beffardo sulle labbra che non sai mai se prende in giro te o la vita in generale. Con la bocca generosa, pronta a ridere del mondo, e le mani grandi, per raccogliere tutto ciò che viene offerto.
Difficile da capire, perchè passa e subito va via. Ma se ci pensate bene... conoscerlo è stato meraviglioso!