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venerdì 26 aprile 2013

Artigianato del Cuoio

Forse lo conoscete come 'leathercraft', forse non sapete nemmeno cosa sia... beh, quello che è certo è che è faticoso.

Dovete sapere che a quel pazzoide del mio ragazzo mi ha chiesto un'armatura completamente craftata. Il che significa due settimane buone di astinenza da mondo reale. Pura follia, avremmo dovuto cominciare prima, se lo volete sapere.
Però ci stiamo togliendo qualche soddisfazione. Vi faccio vedere una foto, il resto quando avremo finito tutto.
Corpetto, solo inciso. Mancano ancora bordi e rifiniture. Vedrete ;)
Bene. Che dire di tutto ciò? A parte che ieri, 25 Aprile, abbiamo lavorato come schiavi (altro che liberazione) tutto il giorno, invadendo casa di amici a Viterbo, che loro hanno la taverna-laboratorio. Il che, in realtà, ci porta sempre allo stesso punto: mi serve uno stipendio per farmi casa, sennò dove lo metto il manichino? Che tra un po' zio rivorrà indietro la sua stanza, giustamente.

Però ringraziamo il cielo di aver avuto la possibilità di lavorare fino a notte, perchè a casa non avremmo potuto farlo. Quindi il prossimo lavoro sarà una statua di cuoio a Daniela e Peppe che ci hanno sopportati e aiutati.
Secondariamente...ho scoperto che devo rimettermi in forma per lavorare il cuoio, perchè sennò non ce la posso fare. Sarò anche più precisa, ma il lavoro che ieri ha fatto Pietro tutto di seguito, io non sarei mai riuscita a farlo, visto che mi rompo (fisicamente, dico) dopo un po'. A lui, per qualche motivo, riesce meno faticoso. Quindi la soluzione è sempre la stessa. Avere casa (per stare insieme più tempo) e cominciare prima i progetti. Ma avere casa è sempre il primo punto.

Va bene, ho mascherato un post su quanto voglio avere una casa da post sul leathercrafting. Però è vero. Per fare di queste cose (ma anche i costumi) ci vuole un laboratorio. Visto che non possiamo permettercelo, una casa con stanza dedicata (ma anche in salone, per quanto mi riguarda) va benissimo. Ma visto che non possiamo permetterci una casa, siamo nei guai. Ho paura di quando dovrò riportare il manichino a casa. Dove lo metto per far sì che mia sorella non si svegli urlando la notte? Mah... i misteri della vita.

Nel frattempo, la finisco di scrivere per tenermi sveglia e quasi quasi mi butto a dormire in un angolo.

Ci sentiamo direttamente dopo Vilegis, credo! (A meno che io non riesca a metter su qualche aggiornamento tra lunedì e martedì, vi faccio vedere come si rilega un trattato!)

S.

martedì 23 aprile 2013

Istruzione

Leggevo un articolo dell'Egr. Dott. De Mauro, corrispettivo delle muse per quanto riguarda la linguistica e sociolinguistica in Italia.
Il fatto è che ha ragione, quando dice che il problema dell'istruzione va cercato in tutti i 150 anni dell'unità, e non negli ultimi 10. Da tempo, con i miei genitori e alcuni amici teatranti si pensava ad uno spettacolo dal titolo "Sottobanco: tutto quello che non vorreste sapere e che succede quotidianamente nelle scuole".
Perchè credetemi, se la gente sapesse cosa succede nelle aule durante le ore scolastiche, dove si suppone che i bambini vengano curati per diventare delle persone utili alla società. O quantomeno delle persone... qualcosa di diverso dalle scimmie, insomma!

Cominciamo dalla materna. Una volta alla scuola materna si imparavano un po' di cose come lo spirito di gruppo, la socializzazione, a fare qualche canzoncina stupida... e magari anche le basi della manualità. Non dico scrivere, ma quantomeno tirare una riga dritta. Non dico leggere, ma almeno ad ascoltare una storia per intero, in silenzio. E adesso? 
No, adesso leggere e scrivere sono sopravvalutati, se al bambino non va di mangiare gli facciamo preparare qualcosa di diverso, e se si annoia può giocare o parlare con gli altri bambini.
Questo porta a carenze gravi nelle capacità di concentrazione, mancanza di voglia di impegnarsi nelle cose, anche quelle stupide, e generalizzando molto, un impoverimento fondamentale della facoltà dell'apprendimento. Perchè un bambino che alla scuola materna non riesce ad ascoltare 10 minuti di favola, non può arrivare alla scuola elementare e prestare attenzione per un'ora di seguito, giusto?

Passiamo ad analizzare la scuola elementare. Una volta serviva ad imparare a leggere, scrivere, far di conto ed imparare le basi della cultura generale (Geografia d'Italia e d'Europa, Storia fino al 19° secolo, nozioni scientifiche di base e pillole di letteratura). Allo studente di scuola elementare era richiesto innanzitutto il grembiule, che serviva a combattere le differenze sociali e a spronare una socializzazione più fluida, serviva oltretutto a non far litigare i bambini su cose come 'la moda' o le ultime tendenze in fatto di merchandise. A scuola erano vietati i giocattoli (che uno cercava sempre di far entrare di contrabbando), che se trovati venivano sequestrati e riconsegnati solo ai genitori. Era richiesto di fare sempre i compiti, pena la 'sgridata' davanti a tutta la classe, e i compiti venivano sempre valutati. Era richiesto di avere una grafia ordinata e di fare le 'cornicette' sui quaderni, un esercizio di precisione e di attenzione che aiutava poi a fare meccanicamente le cose al meglio. Era richiesto di imparare lunghe poesie a memoria (dopo averle trascritte quelle dodici volte, prima che mamma fosse contenta del risultato) e di ricordarle anche nel corso dei cinque anni. Si insegnava a cantare e a disegnare, anche da canzoni e dipinti famosi. E adesso?
Adesso io li ho visti i quaderni dei bambini. Se è stato fatto un esercizio su due può andar bene (e se il bambino non lo sa fare è colpa delle maestre). Se il bambino viene sgridato di fronte alla classe, poverino si mortifica, e mamma e papà parleranno poi con le maestre. I grembiuli ci sono ancora, ma ormai i bambini discutono su chi ha la consolle migliore o il televisore più grande, quindi i vestiti passano in secondo piano. Se una maestra sequestra un qualsiasi oggetto personale ad un bambino, rischia la causa. Ordine, precisione, attenzione e studio? Non ci siamo. Le penne cancellabili vengono usate fino alle scuole medie. Gli esercizi che non riescono vengono brutalmente sbarrati e cancellati, i pasticci di ortografia e grammatica spesso non vengono nemmeno corretti. Se il bambino non vuole fare un esercizio non può essere obbligato, non esistono più punizioni. Ci sono però le 'stelline', gratificazioni che senza la loro controparte negativa e senza effetti reali (come la nota frase "A ricreazione stai seduto vicino alla maestra") non vengono percepite. "Se non lo fai bene non ti dò la stellina." ha detto una maestra a un pargolo di seconda. "Già me l'hai detto, ma chi se ne frega de sta stellina?". E quando ti senti rispondere così, cosa fai?
Leggere? Scrivere? Sopravvalutati. Nessun dettato, nessun "Copia questa frase cento volte.", nessun "Riscrivi da capo la pagina: è disordinata.". No, ci sono le fotocopie, e i compiti sono a crocette. Mica come quando dovevi far entrare la risposta in quattro righe da 5mm scarsi. Leggere è uno scherzo. Meglio guardare i DVD. Poi quando a metà del cartone il bambino indica il protagonista e fa "Chi è quello?" capisci che qualcosa non va. E noi che avevamo la tessera della biblioteca...

[segue nella prossima puntata... ]

venerdì 12 aprile 2013

Sarà la Primavera alle porte

Dicono che sarà corta. Non so voi come state messi, ma essendo io già a Maggio (in pratica ho messo nella sezione 'preparativi' il mio 25° compleanno, visto che quando riemergerò da Vilegis sarà quasi troppo tardi) mi sembra che la Primavera sia cortissima. E' iniziata ieri e mi vedo già in costume da bagno.
Oggi sono riuscita ad ingannare la mia allergia grazie all'aiuto dello scooter, Siamo passati sotto i Platani a velocità e il polline non è riuscito a battere il casco. 1-0 per me.

La Primavera, comunque, è un inganno della società (edit: o della Natura? Maledetta...). Svantaggia i deboli, sicuramente. Pensateci. Mette sonnolenza (grazie ai primi caldi), porta allergie (nella società moderna tipo al 60% della popolazione), svantaggia chi ha bisogno di dormire.
Sì, perchè uno d'Inverno verso le 17, che fa buio, pensa "Uh, com'è tardi, sbrighiamoci a tornare a casa." Poi si accorge che è tutto falso, che è ancora presto e si mette a preparare la cena. Quindi mangia presto, guarda un film (sempre presto) e va a dormire. E la mattina si sveglia pelo pelo, perchè finchè è buio fa brutto alzarsi.
Invece a Primavera? Alle 19.30 è ancora prestissimo, si finisce per rientrare e mangiare tardi, e la mattina: "Guarda, c'è già il sole, sarà meglio alzarsi!" All'alba, cioè prestissimo. Quindi, in totale, si è più produttivi, certo... ma anche più stanchi. E' una questione di ore di lavoro.

E poi, ovviamente, si perde più tempo. Perchè camminando per strada (sì, io cammino per strada perchè la macchina non ce l'ho) "Uh, guarda che bello quel fiorellino!" oppure "Che bella crescita di Borsa del Pastore, chissà se è questo il periodo balsamico..." e anche "Ok, quest'albero è stupendo: DEVO fare una foto.". Se a voi non succede, per favore, non me lo dite. Mi piace pensare di essere ancora sana di mente.

Tipo: "Uuuuh, quante violette!!!"

Però la Primavera serve anche a rilassarsi. Certo. Come quando sei in giro, con il bel tempo, e pensi "Magari faccio un salto in fumetteria, già che ci sono." E dalla fumetteria: "Potrei passare anche in quell'altro negozio. Tanto è presto." Poi: "Già che ci sono mi allungo a fare la foto per l'articolo.", e ancora: "Ma sì, proviamo a chiedere di là se hanno manichini da buttare, il proprietario lo conosco...".
E si fa tardi. Si fa SEMPRE tardi. Non solo: arrivando da lavoro non sei con le scarpe da ginnastica. E si sa, ci sono i sanpierini. Quindi salutiamo tutti la schiena!

E poi è così bello quando sei in giro con il giacchettino di pelle e i riccioli al vento, mescolandoti alla folla di babbani e facendo i calcoli sui negozi che servono per completare la quest "L'Armatura della Viverna" e ti chiedi che faccia farebbero le persone se potessero leggerti nella mente...
(che già stai immaginando le persone che leggono la mente, ed è tutto dire...).

Godetevi la Primavera, che sarà breve, dicono! (e se il prossimo post sarà a Giugno, non vi spaventate...)

S.

lunedì 8 aprile 2013

Romics Aprile 2013

Al via il programma che prevede il Romics ad Aprile.
Vi faccio una premessa. Quest'anno avevo due motivi per andare al Romics:
 1) "Tata, ma tu ci vai al Romics? Ci andiamo insieme?"
2) "Sì, ok, tanto devo comprare dei numeri che mi mancano di Thor e fare un regalo."
Il che mi ha permesso anche di schivare il blando tentativo del mondo di farmi tornare a fare la PR in stand come nei lontani giorni del 2004-5-6:
3) "Guardate, devo portare i cuginetti, ho da fare...no."

Tolte queste cose, mi aggrego ai commenti generali della fiera. Tre padiglioni, di cui uno dedicato all'accampamento e palco cosplayer. Metà dell'area Games presa dal secondo palco (giuro che non ho capito a cosa servisse, a un certo punto c'era una sui trampoli che si muoveva in modo inquietante... e non era del gruppo di ELISH). A proposito. I ragazzi di Elish non li ho proprio visti, così come tra le grandi assenze si contano StarShop, Panini Comics "Ho visto lo stand della Panini!" "Ste... quelli vendono Panini... con la porchetta..." "Ah... allora no." e molti altri.

Insomma, un padiglione e mezzo, a conti fatti. Forse meno stand del Romacomics dell'anno scorso al Palalottomatica, ma che ci vogliamo fare? Al Romics era stato disgnosticato un brutto caso di decadimento precoce già quando io ero in stand (2004-5). Poi Quando si è spostato alla Nuova Fiera di Roma la gente ha cominciato a ridere sotto i baffi e a prenotare un appartamento per Lucca.

Avvenimenti simpatici: abbiamo visto Bigio. "Oh, guarda, c'è Bigio." "Chiediamogli un disegnino!" "Prima le cose importanti." Ok, voi il disegnino l'avete visto? Noi siamo andati via prima. E c'era anche Panda. Ma i libri costavano troppo per usarli solo come appoggio per una dedica (visto che l'ho già letto). Per Calcare l'avrei fatto, però. Ma non c'era (le delusioni non finiscono mai...).

C'è da dire che ho visto un sacco di supereroi che giravano. Le versioni dei film. Vabbè, per ora possiamo accontentarci. Che altro dire... la conferma che i ragazzi di Vilegis hanno capito come si fa pubblicità. Per il nuovo evento survival-zombie, una jeep e delle zombiesse succinte con classiche canotte e catene al collo. Signori, vi presento il marketing!

Voto? 4? Ma sì, mi sento buona, stamattina...

martedì 2 aprile 2013

Nuova Vita al Blog

Bene.
Che cosa ho imparato negli ultimi mesi oltre alla Legge degli Impegni Pregressi?

1) Sto pubblicando per "Il Periodico", giornale mensile di informazione locale di Roma Nord (quertieri La Storta, Giustiniana, Fleming, Cassia, Labaro e Prima Porta).
QUESTO MI HA INSEGNATO CHE: Sono in grado di rispettare le consegne.

2) Ho dato una mano a Pit con due siti, quelli di Radiant.
QUESTO MI HA INSEGNATO CHE: Posso cominciare a smanettare con Wordpress, volendo (se non mi pesa troppo il culo, s'intende).

3) Sto seguendo online le avventure di Zerocalcare (con la voce narrante di Recchioni, a dirla tutta). Intendo che sto seguendo con interesse il fumettista.
QUESTO MI HA INSEGNATO CHE: Per cominciare a pensare di poter avere successo devo essere costante. (attualmente non riesco nemmeno a mettere inserzioni per dire 'ragazzi, sono in pausa', quindi c'è taaaanta strada!)

E basta. Adesso, visto che Pasqua è passata e che dopo Maggio avrò più tempo libero, ho deciso che farò almeno due inserzioni a settimana. Sappiatelo. (E fulminatemi se non lo faccio.)
E una volta scelto lo stile che funziona, sarò anche in grado di spostarmi su Wordpress con un sito vero.

Lo scopo di tutto questo? La via della fama, ovviamente! E il motore di tutto ciò: ho rosicato. Sì, perchè Calcare è un genio, riesce a farci soffocare dalle risate parlando delle Pile stilo. Però tanta stima lo stesso. Ce la posso fare anch'io!

Impegno e metodo, questa è la nuova regola!