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giovedì 31 ottobre 2013

Doctor Who

C'è bisogno di spiegazioni?
A un certo punto uno, nella vita, fa delle scelte. Tipo: "Tutti parlano di 'sto dannato telefilm. Vabbè, è Sci-Fi, vediamo di che si tratta."
"Male, malissimo", diceva qualcuno.
Aivoglia a dire: "Dai, è carino, ma NON diventerò una fangirl.". Cerchi davvero di convincertene, eh. Anche se poi devi giustificare al tuo ragazzo le due di notte fatte a finire la serie. E ricominciare con quella dopo.
Poi vai a Glasgow e vedi Amy Pond che ti guarda dalla vetrina della Forbidden Planet e pensi: "No, ok. No."
E poi scatti queste foto. 
"Doctor... you're late."
A questo punto serve un summit con i (pochi) neuroni rimasti per capire.
Come mai sto facendo cose da fangirl? Io non sono MAI stata una Fangirl, tranne che per Harry Potter e Orlando Bloom... non ha senso. Oltretutto dai, è troppo chiacchierato per accodarsi alla massa, no?
Esaminiamo le prove. Beh, è una serie tv. E' inglese, tanto per cominciare. Il che è un ottimo inizio.
Ha quell'umorismo che non tutti colgono e una semplicità disarmante. Ci piace. Poi, ovviamente, parla di viaggi nel tempo (tra le altre cose). Ci sono parecchie puntate in stile horror (vai Moff!), come piace a me.
I protagonisti sono sempre piuttosto (totalmente?) egocentrici. Anche questo è un punto a favore.
E poi, sapete com'è. C'è lui che, a prescindere dalle incarnazioni, ti prende per mano e ti trascina in giro per l'universo a salvare mondi e popoli. C'è questo senso di... dovere nei confronti dell'universo. E questo profondo bisogno di distruggere tutto ciò che è 'male'. Non so, mi ci ritrovo una cifra.
E sì, è tutto molto colloquiale perchè non voglio scrivere un articolo tecnico sui pregi e i difetti di questa serie TV.
Il punto è: ne sono rimasta affascinata come raramente mi era successo prima. Ho PIANTO, ve lo giuro, in alcuni momenti critici. E io sono una persona che durante i film piange solo quando qualche animalettopuccioso muore.
Insomma, è stata una novità, in tutti i sensi. La serie in sé è molto semplice, lo stile è quello di 10, ma anche 20 anni fa. Non fa niente. In sé, trovo che la storia sia STRUGGENTE. E mi piace! Mi piace un sacco!
Fanculo a quelli che dicevano: "Perchè dovresti fare il supereroe? Chi se ne frega degli altri?"
A noi frega. A noi frega un sacco degli altri. E dentro il cuoricino vorremmo un po' salvare il mondo, un po' essere famosi nell'intero Universo, un po' lasciarci portare via e tornare ogni tanto a prendere il té.
E penso che più o meno ognuno di noi, a un certo punto della sua vita, abbia pensato a quanto sarebbe triste vedere tutte queste cose e poi... tornare a casa. Già. Perchè noi siamo quelli che dopo sono costretti a tornare a casa, lo sappiamo bene come vanno queste cose.

Il personaggio che mi ha commosso di più? E che mi ha spaventata a morte? Donna. Mai pianto così tanto. Potete immaginare perchè. Mi viene da piangere solo a pensarci, anche adesso. Forse è la cosa peggiore che io riesca a immaginare. E il motivo per cui questa serie mi incanta.
Ecco tutto.
(Non è del tutto vero, ho avuto una brutta crisi anche con Rose.)

Quindi forse è per questo che sono diventata una fangirl. Al punto di meditare seriamente l'acquisto dei dvd su Amazon. E io possiedo solo due dvd, in totale. Al punto di acquistare "The stone Rose" a 1.59£ in una libreria dell'usato a Edimburgo. Al punto di cercare dei portachiavi con il Tardis. Che non ho trovato. Al punto di passare intere nottate a guardare puntata dopo puntata senza addormentarmici davanti.
Ma non fa niente, va bene così. E' una di quelle cose che poi ti lasciano qualcosa a cui pensare quando sei in treno.

Speravate di sentirmi lodare questo o quell'altro attore, eh? O questo o quell'altro companion? No. La verità è che secondo me non c'è un vero e proprio 'migliore'. Né tra i Dottori né tra i Companion. Alla fine avrei una buona parola anche per Rory. E non è che fossi così entusiasta, all'inizio. Ecco, questa è una delle cose belle di questa serie TV. La capacità di cambiare e di essere nuova, diversa e bella allo stesso tempo.
E nonostante mi manchi molto R.T.D. per i temi trattati, le puntate migliori delle prime stagioni, quelle che mi piacevano di più, le scriveva il Moff. Quindi, per quanto mi riguarda, sono a posto!

P.S. Ma voi non avete riso quando avete visto Peter Capaldi in World War Z?

giovedì 24 ottobre 2013

Benvenuto, Autunno! (Mia nonna e il melograno)

Da cosa si capisce che è arrivato l'autunno, più o meno ufficialmente?
Generalmente la gente che vive e lavora in città se ne accorge dalle foglie degli alberi. Banale, ma può funzionare.
Chi abita in campagna magari vi parlerà dei paesaggi, delle sfumature, addirittura del caminetto.
Chi ha un terreno vi insulterà pesantemente. Perchè quando si parla di castagne, nocciole, uva e cose caratteristiche il sentimento generale è "Non si raccolgono da sole, eh."
Già. Stessa cosa vale per mia nonna. Io non vivo in campagna, sto a Roma Nord, a Labaro. Mia nonna non ha un terreno, ma ha una piccola casa praticamente in mezzo strada. Però ha un giardino... e il pollice più verde che io abbia mai visto (nel suo giardino ho visto germogliare canne di bambù di quelle che si usano per reggere le piante). Se esistono da qualche parte gli Elfi (e io sono convinta che stiano da qualche parte in Romagna), beh, mia nonna discende da loro.
Quindi, il problema del giardino di mia nonna è che non ha le piante, in giardino. Ha gli alberi. Tra gli altri un famoso albero di nespole che mi ha sfamato nella prima infanzia e un'albicocco che in origine era un pruno. No, non fornirò ulteriori spiegazioni su questo, le stiamo ancora cercando noi stessi.

Il punto è che, forse ancora disperata per la perdita a causa del Punteruolo Rosso, della gigantesca palma che stava velocemente prendendo possesso del giardino, mia nonna mi ha telefonato ieri mattina, annunciando che "I melograni si stanno spaccando". Questa frase è una sorta di parola d'ordine che negli anni abbiamo imparato a non prendere sottogamba, perchè inevitabilmente porta a mesi e mesi di malumore perchè "Se vi piacciono tanto venite a prenderli, no?".
Giusto. Solo che, anni fa, piantando il melograno, nessuno si è chiesto se la sua posizione per doverne successivamente raccogliere i frutti fosse ottimale. Infatti attualmente il melograno si trova immerso in un cespuglio di asparagi e i suoi rami dalle foglie delicate si mescolano con il vicino limone. E proprio tra i due, uno splendido stelo di rosa che misura almeno tre centimetri di diametro.

Bellissimo, vero?
NO! No, che non è bellissimo! Ma avete studiato botanica a scuola? Ma lo sapete quante spine hanno gli asparagi? Ve lo dico io! Hanno SOLO spine, niente foglie! Sorpresa? E se vi dicessi che le spine del melograno sono molto più lunghe e resistenti di quelle degli asparagi? E che si nascondono in mezzo ai ciuffetti di quelle foglioline così carine? E i limoni? Vogliamo parlare dei limoni? Quell'albero ha almeno trent'anni... le spine hanno lo stesso diametro della rosa. La ROSA!!! Tutte quelle spine non erano abbastanza, vero? No, in mezzo doveva per forza esserci una rosa.


Bene. Quindi quando arriva la telefonata penso "Ottimo. Le dico che ho da fare, poi fingo di dimenticarmi e..." TERRORE. Se tutto va bene prossimamente non avrò il tempo di stare appresso ai melograni. Quindi serve un'azione repentina.
"Sto arrivando."

Ora. Quella che vi ho descritto è una trappola naturale poggiata contro una rete di ferro arrugginito. Però in compenso non avrei potuto farcela da sola. Fortunatamente c'erano i miei adorati nonni ad aiutarmi.
Mia nonna, che non percepisce bene la profondità perché ci vede da un solo occhio, ha un ginocchio che rischia di frantumarsi da un momento all'altro e un inizio di Parkinson. E' una persona che io stimo profondamente, davvero e ho ripreso molto più da lei che dal resto della famiglia.
Ma ve lo giuro, vi sareste agitati anche voi se si fosse proposta di aiutarvi con l'unico strumento che la aiuta quando non arriva ai rami più alti: UN BASTONE DI LEGNO DI DUE METRI CON UN CHIODO PIANTATO IN CIMA, CHE SPORGE DA ENTRAMBI I LATI. Per afferrare e tirare i rami a pochi centimetri dalla mia faccia. E il Parkinson. Non scordiamoci del Parkinson.

"Aspetta, ho un'idea!"
"NO, NONNA, NO! NON LASCIARE!!!"

Bene.
(Vi giuro che mi ha appena telefonato. Deve aver sentito che scrivevo di lei.)
Il raccolto. E siamo solo a metà dell'albero. Temo la seconda telefonata...

Altro aiutante indispensabile nonno, con l'Alzheimer. Che ci passava mannaia, accetta e tutto quello che serviva.
Come si dice, stavo in una botte di ferro.
Ora, immaginate di stare in bilico su un muretto, con a sinistra la rete con la ruggine, a destra e in alto un intrico di melograno, limone e rosa e la nonna da dietro che dice "Tranquilla, adesso ci penso io!" brandendo il suddetto bastone chiodato.
Senza parlare degli insetti. Fortunatamente io non ho problemi con gli insetti. Probabilmente ora sono maledetta da Lolth per quante ragnatele ho distrutto con le cesoie, le mani, la testa, il naso etc. Però la maledizione non è niente in confronto alle punture che mi sono trovata sugli avambracci - unica parte scoperta (perchè altrimenti mi sarei impigliata ovunque... cioè, non che non mi sia impigliata lo stesso, ma la pelle si rimargina, i vestiti no).
E comunque, sapete quanti moscerini possono nidiare in UN SOLO frutto?
Ecco, so solo che a un certo punto il succo di melograno mi ha fatto un po' paura perchè, sulla mia pelle, era MOLTO rosso e non sapevo se fossi stata punta, morsa o cos'altro.


Insomma, per farla breve, dopo due ore circa passate a fare violenza agli alberi di mia nonna (mi sono sentita molto Indy quando ho dovuto accettare di violenza dei rami di limone per aprirmi la strada verso la mia meta) e quattro lavaggi delle mani, ho scoperto che poteva andarmi peggio.
A parte un graffio a forma di Y e una puntura di un insetto molto simile a una zanzara che non si voleva staccare dal mio braccio, ho solo due vesciche che si stanno già rimarginando e un buchetto su un dito. Poi ci sono un'infinità di graffietti e punture di minor conto, ma considerate le premesse mi è andata più che bene.

Stanotte ho sognato il palo con il chiodo. Penso che continuerò a sognarlo per un po'.
Ma sono sopravvissuta, quindi...

BENVENUTO, AUTUNNO!

martedì 22 ottobre 2013

Andare in America


Maggio-Giugno
Non so se qualcuno di voi abbia mai desiderato andare in America.
Beh, dovete sapere che circa a Luglio la mia besty se n'è andata in Canada abbandonandomi qui in Italia. Come non cogliere l'occasione per decidere che, durante le vacanze, saremmo andati a trovarla? Giustissimo. Prendi l'aereo, stai lì da lei una settimanella, poi torni a casa. Così le fai coraggio, tu fai un giro per Montreal, che comunque è piacevole, e poi qualche passeggiata coi castori.


Onestissimo. Un tipo di vacanza-natura che ci piace un sacco. Il progetto era anche fattibile, senonché: "Ste, ma lo sai che NY è a solo otto ore di viaggio?"
Figata. Vai in Canada dalla tua migliore amica, fai il giro per Montreal, vai a vedere i castori e... ci infili anche una gita fuori porta di un paio di giorni a NY. Bellissimo. Sembrava perfetto. Già mi immaginavo a girare per Central Park e a perdermi per le Avenue cercando un famosissimo lotto abbandonato. Foto a go-go, il giga negozio di M&M's e una valigia di fumetti. Già.

Solo che: "Oh, ma dato che siamo così vicini, ma tantovale stare un po' di più e andarsi a vedere qualcosina anche della East Coast, no? Insomma, quando ci ricapita di tornà in America?"

A-ha. E che vogliamo vedere? Mah, non lo so... a Nord che ci sta? A Boston un giro lo fai volentieri, no? Poi dovendoci passare, nel Maine c'è la casa di un tizio che dicono sia un botto bravo a scrivere. Ah, e poi c'è la House on the Rock.
Aspetta, aspetta. Allora, visto che sta diventando complicato, facciamo un giro dal papà della suddetta amica, che c'ha l'agenzia di viaggi. Vediamo che ci dice, magari troviamo qualche soluzione.


Ok. Allora potremmo arrivare a Montreal, stare tre giorni con Martine, poi spostarci in aereo a Madison per visitare l'House on the Rock, quindi da lì fare un giretto a Chicago (che è proprio vicinissima), riprendere l'aereo e andare a NY. E poi che fai, rimani a NY?
Uhm... sulla East Coast c'è anche Disney World. Dai. Che gran figata. Ok, quindi Chicago-Orlando e poi road trip fino a NY, così ci vediamo tutta la costa, ci fermiamo a NY e torniamo su a Montreal così stiamo ancora qualche giorno con Marty e poi torniamo a casa.

Bello. Stavamo per prendere i biglietti, era un progetto totalmente folle, ma tanto: "Se poi tocca pagare l'affitto o un mutuo, i soldi non ce li avremo mai più, tantovale farsi la vacanza figa adesso che possiamo."

Va bene, parliamone. Dovete capire che io sono stata fuori dall'Italia solo in gita scolastica. Quindi non ho DAVVERO idea di come funzioni. Quel viaggio ci sarebbe costato circa 1500 euro a testa. Solo di biglietti aerei. Più carburante, pernottamenti, cibo, souvenir. Dovevo arrivarci, al fatto che non ce lo saremmo potuti permettere nemmeno in mille anni. Ma non fa niente.
Alla fine sapete perchè non ci siamo andati? Perchè non avevamo il passaporto. Nessuno mi/ci aveva detto (scusate oh, so' cose che uno nella vita impara dall'esperienza, e io non ho esperienza in tal senso) che per prenotare i biglietti ci devi mettere il numero di passaporto. Quindi la mia tattica 'organizzo il viaggio, poi faccio il passaporto in tempo per partire' non avrebbe funzionato. Solo che l'ho scoperto tardi, mea culpa.
Quindi dopo circa tre settimane di follia, niente America.
Che poi immaginatevi. Io e Pietro da soli, sperduti su qualche autostrada con lui a 140 che mi fa "Imposta il navigatoreeeeh!", e dobbiamo fermarci in un motel di quelli da film horror. Ganzo. Ma implausibile. Purtroppo.

E quindi? Niente Canada, niente BFF, niente NY, niente di niente. Crisi isterica? Oh, sì. Sicuro. Ma ci è passata. E poi io mi sono impuntata per fare lo stesso una vacanza, anche se organizzata all'ultimo.

Che volete... nella vita a un certo punto le cose uno le deve imparare.
Tipo: non lasciare che Stefania organizzi un viaggio.
Oppure: non lasciare che Stefania dica "Già che ci siamo..."
Anche: "Ma dai, è facile, no?"

Ecco. Ci sono cose che io non so fare. Tipo cucire. O impostare il navigatore. O organizzare viaggi.
E' la natura umana, no?

Ma prima o poi in America ci vado. Oh, se ci vado...

giovedì 17 ottobre 2013

Aggiornamenti e zombi

D'accordo, lo ammetto, ho messo gli zombi nel titolo perchè ultimamente gli zombi tirano un sacco, ma non è che c'entrino molto con l'argomento del post.
Oddio, in realtà se poteste guardarmi in faccia dopo le tre settimane di follia, dopo il live e dopo l'influenza pensereste anche voi un po' agli zombi. Basta che non mi fate fare la fine di Bill Murray.
Che dire?
Sono tornata da Vilegis e mi rendo conto che praticamente anche dopo l'ultimo post ero tornata da Vilegis. Il che vuol dire che ci sono una cosa come almeno quattro mesi di buco. Facciamo quattro e un po'.
Vero che Agosto non conta (tantopiù che ero in Scozia e quasi conveniva seguirmi su Yelp, ma la verità è che non sono abbastanza costante manco per fare il check in) ma l'assenza risulta decisamente ingiustificabile. Ho perso l'anno? Forse sì, ma va tutto bene. Saprò farmi perdonare.
Dopotutto a casa ho un sacco di foto di gente con le cornamuse e senza mutande, quindi sicuramente nei prossimi tempi il blog guadagnerà punti. E ho anche i Menhir, per quelli a cui le mutande non interessano.
Faremo faville.

Scherzi a parte. Questo post di aggiornamento è per assicurarvi che sì, sono riuscita a sopravvivere e che sì, sono stata licenziata. Ops. Questo era uno dei prossimi argomenti da trattati. SPOILERS!
Ora che ho accennato a tutto quello di cui parlerò nei prossimi tempi (tratterò gli spoiler entro Novembre, lo giuro su tutto quello che mi è caro) posso anche chiudere qui.

Non sono stata abbastanza specifica? Va bene.
I prossimi argomenti, in ordine di "quello che è successo da Giugno ad ora" sarà:

- il viaggio in America che avrei voluto fare; (horror, canada, bff)
- Doctor Who; (sci-fi, viaggi nel tempo)
- affittare una macchina nel mondo; (drammatico)
- il viaggio in Scozia che ho fatto; (documentario/comico)
- scrivere due articoli in due settimane; (how to)
- le scelte della vita; (drammatico)
- non mi piace cucire; (tragicomico)
- lavorare il cuoio#2; (documentario)
- come stressarsi prima di un live; (sci-fi, viaggi nel tempo)
- come affrontare un live nel modo giusto; (fantasy, viaggi nel tempo)
- scrivere quattro articoli in due giorni; (how to)
- rendersi conto dopo due mesi che si è disoccupati fa male; (drammatico)

Come vedete è tutto già organizzato nella mia testa. Siete curiosi?
Beh, non mi interessa davvero, ma è cortese chiedere, mi dicono.

Quindi... stay tuned!
S.