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giovedì 11 agosto 2011

Diario delle mie vacanze : S. Lorenzo

Ho saputo da fonti certe che stasera ci sarà un falò sulla spiaggia.
Sono attesa in qualità di intrattenitrice, per raccontare un paio di storie ai bambini. Nello specifico parliamo di una quindicina di ragazzini di provenienza ed età mista (tra gli 8 e i 20 anni, da Torino a Napoli) che evidentemente non vogliono dormire, stanotte. Ernesto (Napoli, appena diplomato) è convinto che la casa che abbiamo preso in affitto sia stregata. Quando mi sono offerta di spiegargli com'è fatta una casa stregata davvero ha ringraziato e si è dichiarato totalmente disinteressato.
Credo di aver esagerato con lui, quando era piccolo.

Dovete sapere che il Camping Punta Stilo ha avuto una vera e propria altra vita attraverso le mie storie. Dalla bambina non troppo viva che abitava oltre la finestrella del piano di sopra alla ciurma sgangherata del Pedalò n°2 (con il Capitano Alexandra, Ppurpitiello Slayer e Roxy il pappagallo di bordo), credo che la mia fantasia si sia alimentata per la maggior parte della salsedine calabrese, condita dalle mirabolanti panzane partenopee e dalle leggende dell'antica Kaulon, come quella dei draghi di Ferragosto.

L'estate senza niente da fare quando ero piccola era quasi peggiore di quanto non lo sia ora. Da piccola non avevo una tastiera davanti. Disegnavo un sacco, però. Leggevo tantissimo e mi nutrivo di fumetti ancor più che della mia frutta preferita: le Merendelle (una specie di piccole pesche noci, non abbiamo mai capito cosa fossero...).
Per questo trovavo passatempi variegati. Dalle battaglie con spade fatte di palloncini alla costruzione del nuovo sentiero di acciottolato (trasportato direttamente dalla riva nei secchielli dei bambini mentre io facevo da direttore del cantiere) per non sporcarsi i piedi, passando per lezioni di verticale con rovesciata durante le quali ho rischiato di uccidere un sacco di bambini. La cosa che tutte quelle estati avevano incomune, e qui arriviamo al punto odierno, erano le stelle.

Ho passato un sacco di serate estive, un sacco di 10 Agosto, stesa su un asciugamano, in spiaggia, a guardare le stelle. aspettando una stella cadente che mi permettesse di esprimere un desiderio. E popi una non bastava, perchè metti che abbia già esaudito il desiderio di qualcun altro? Quanti nomi ho ripetuto per tre volte, velocissima, guardando cadere una stella, sbattendo velocemente le palpebre umide per non perderla di vista? In realtà non moltissimi. Poi è arrivato un anno in cui ho guardato il cielo e mi sono detta 'Stefy. E adesso cosa dovresti desiderare?'.
E anche quest'anno mi chiedo: cosa dovrei desiderare? Forse è arrivato il momento giusto per cominciare a desiderare per gli altri. Io ho avuto un sacco... non solo dalle stelle. Soprattutto da me stessa, direi. E adesso non posso che desiderare di continuare ad aiutare chi mi sta a cuore.

Ma a prescindere dai miei desideri, vi auguro vivamente di trovare il vostro desiderio e di perseguirlo con tutto l'ardore di cui siete capaci.

Buon S. Lorenzo!

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