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sabato 5 novembre 2011

Belle

"Tutto qui... è un bel paesino..."
Così cantava la Bella di Walt Disney, sempre col naso nelle sue belle storie. E così mi sento di canticchiare la mattina lungo Via del Corso, la mia leggendaria via dello shopping e delle passeggiate con le amiche.
Qualche anno fa all'uscita dalla scuola si prendeva il treno verso il centro, si scendeva al capolinea, P.le Flaminio, e si faceva avanti e indietro lungo la bellissima via, fermandocisi per la consueta 'pausa Star Shop,' e spesso continuando la passeggiata leggendo un fumetto, trascinata per la sciarpa a mo' di guinzaglio (facendo bene attenzione ad evitare gli ostacoli). E si diceva, tra noi ragazze di Roma-Nord: "Sai che bello lavorare a Via del Corso? Vieni qui col trenino e torni a casa in venti minuti. E c'è lo Star Shop!!!"
Chi l'avrebbe mai detto che quel sogno sarebbe diventato realtà! E' un po' come ne "Il Diavolo veste Prada". Andare a lavorare la mattina in mezzo a tante commesse che lavorano chi da Zara, chi da Bulgari, chi 'solo' da Valentino. Ma a noi anche Vertecchi sembrava un negozio di classe, all'epoca. Ricordi era un mito, una stella lontana, la fumetteria l'aspirazione più grande.
E invece, a ventitrè anni, quando solo due settimane fa mi lamentavo di non aver lavoro, eccomi qua. Dentro una libreria di moda e arte in cui Enrico Montesano ha presentato il suo ultimo libro. Dentro una libreria che diventa meta abituale di quei commessi in tiro che lavorano le vicinanze. Oggi tre commesse di via Condotti ridacchiavano nella sezione 'Mamme'. Adesso posso vivere l'atmosfera della Roma segreta, che in anticipo rispetto ai tempi degli studenti si sveglia e comincia a lavorare, facendosi bella per le passeggiate altrui.
Gente che parla italiano, inglese, francese, spagnolo e addirittura giapponese, che abita al centro di Roma e che si interessa di moda parigina e di design. Sembra davvero un altro mondo.
E io, cresciuta con il mito della biblioteca comunale, mi ci ritrovo immersa come in un sogno. Mi sembra ieri che mia sorella mi supplicava di giocare con lei invece di leggere, o che mamma mi intimava di chiudere 'Il Giardino Segreto' e di fare i compiti di grammatica. Eppure eccomi qui, aspirante libraia in una libreria storica che aveva la sua sede in Via Cola di Rienzo. E, se tutto va bene, ci rimarrò per un bel pezzo. La parte migliore? Quella in cui posso leggere tutto quello che voglio. Senza rovinare i libri, ovviamente (pfff...).
E' strano. Pensavo che la parte più difficile fossero le operazioni di cassa... oppure la questione dei libri in arrivo. Forse è perchè non faccio ancora tutto io, ma finora mi sembra che una parte difficile non ci sia... se consigliare alle clienti di scegliere il nuovo libro Pop-up del Piccolo Principe era considerata la 'parte difficile'... mi sa che qui dentro potrei passarci il resto della mia vita!
Speriamo bene, cari lettori. Intanto vi invito tutti alla Libreria Gremese, a prendermi in giro perchè finalmente devo truccarmi per andare a lavoro o perchè il nuovo libro di Pratchett non ce l'abbiamo (ma ci lavorerò, promesso)!
Adesso torno al lavoro (dovrò leggere ancora qualche quarta di copertina, ahimè)... 

...a presto!

1 commento:

  1. Complimenti!! Quando mi capiterà di passare per Roma ti verrò a trovare :D

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