AGGIORNAMENTI

12/04/11: Si ricorda che il commento è auspicato e incoraggiato! Grazie ^_^
1/11/11: http://stefaniaricco.blogspot.com
Il link per acquistare "Il Bosco Segreto"
10/01/12: Grazie a Pietro Caruso il Blog ha un nuovo layout! Enjoy it!
12/04/13: Riorganizzazione mode: ON! Seguitemi anche da G+!

giovedì 23 maggio 2013

Musica

La campanella suonò la fine di quell'infinita ora di latino. La classe grigia si animò improvvisamente, presa dall'euforia della ricreazione, e in quel momento la ragazza si riscosse dai propri pensieri. Non che avesse molto da fare, ma era curiosa. Curiosa di vedere cosa sarebbe successo nel volume del fumetto rosa che non aveva ancora cominciato. Diciassette anni e la testa fra le nuvole, com'è giusto che sia. Si lasciò superare dalla compagna di banco, con un sorriso sincero, poi si abbassò di fianco alla sedia per cercare il volumetto nella cartella, sobriamente nera, a tracolla, della Seven. Mentre era così abbassata non si sentì chiamare, ma sentì distintamente una mano posarsi - o meglio abbattersi - sulla sua, rimasta poggiata sul banco.
"Dai, muoviti, devo farti sentire una cosa!"
Alzò la testa giusto in tempo per non colpire il banco, perché il ragazzo.che la stava tirando non si curò minimamente di darle il tempo di aggirare l'ostacolo. Senza pensarci due volte, lei balzò sulla sedia su ciò era seduta fino ad un attimo prima, poi da lì sul banco e quindi giù dall'altra parte, riprendendosi dallo shock solo per essere trascinata in corsa, i lunghi riccioli che volavano dietro di lei, oltre la porta, lungo i corridoi affollati della scuola. Davanti a lei correva il suo amico, calciatore per passione, musicista di famiglia, mai stato davvero interessato allo studio. Alto e snello, pelle olivastra e capelli scuri e ricci, anche se non lunghi come quelli di lei.
"Mav, dove andiamo?"
"Aula Magna!"
Gridò lui, eccitato. Uno dei piccoli privilegi della classe artistica, l'uso dell'Aula Magna della scuola, del suo comodo parquet e del suo pianoforte a muro.
Insieme corsero in mezzo agli altri studenti per due piani, e rallentarono il passo ricomponendosi davanti all'ufficio del preside, per poi scivolare in silenzio nell'aula.
"Insomma?"
Chiese lei riprendendo fiato.
Lui rispose senza guardarla, andando con passo deciso al piano.
"Ci sono riuscito. L'ho imparata."
Si voltò, con uno dei suoi sorrisi smaglianti.
"Canta con me."
Poi cominciò a suonare, e il mondo, per quella'istante, prese a girargli intorno come se ne fosse il centro. Quindi, lui cominciò a cantare con voce profonda e dolce, come se si rivolgesse ad un bambino.
"C'è una bestia che...s'addormenterà...ogni volta che bella come sei...le sorriderai..."
Andò avanti, spronandoli con gli occhi, le dirà capaci di risvegliare la musica nella stanza vuota.
Cantò da solo la seconda strofa, per poi farle un cenno, come se servisse. Attaccarono insieme, due voci.che si conoscevano bene.
"Ti sorprenderà...come il sole ad est..."
Un sorriso condiviso, lui chiude gli occhi lasciandosi trasportare dalla melodia conosciuta.
"...quando sale su, e spalanca il blu...dell'immensità!"
Scoppiarono a ridere nello stesso momento. Lei si lasciò andare a un urletto di gioia.
"Ce l'hai fatta!"
Il mondo era più luminoso, e per quel giorno sarebbe rimasto così. Pieno di bellezza e di musica...

Nessun commento:

Posta un commento